Ora «arriverà una legge con soglia alta di sbarramento. Per me va benissimo» ma non è, per l'ex ministro, il momento di un 'matrimonio' con Italia Viva: «Renzi è organico al governo, e poiché la politica è fatta di atti e non di parole finché lo sosterrà non c'è nessuna convergenza possibile». Una vittoria dell'asse Pd-M5s e di Zingaretti? «Se vincere significa abbandonare le proprie idee e consegnarsi mani e piedi ai Cinque Stelle, sì, Zingaretti ha vinto. Molti in Puglia hanno votato Emiliano per fermare le destre, peccato non si siano accorti che hanno votato un Caudillo sudamericano».
Per Calenda il Conte II durerà ancora «moltissimo, almeno fino alla scelta del prossimo presidente della Repubblica.
Ora che hanno la scusa di gestire la riforma costituzionale e la legge elettorale non schiodano fino al 2023». Su Zaia, fosse stato veneto Calenda non l'avrebbe votato, ma conferma «che se ci fosse la necessità di un governo di larghe intese e la Lega fosse guidata da uno come lui bisognerebbe farlo».