Alla fine Grillo ci ha ripensato: il no al governo Draghi si è trasformato in un forse. L'ok M5S, infatti, ci sarà solo ad alcune condizioni: difesa di tutti i provvedimenti portati a casa dal governo Conte, come il reddito di cittadinanza, il decreto dignità e le norme anticorruzione, e un programma che abbia tra i punti principali il reddito universale, una imposta patrimoniale per i super-ricchi, acqua pubblica, blu economy, digitalizzazione, conflitto di interessi e banca pubblica. Il «M5S si siederà al tavolo per rispetto istituzionale» e «gentilezza» nei confronti del Presidente della Repubblica.
Il fondatore M5S si è messo al telefono ieri sera e ha proseguito fino a questa mattina.
Griullo ha chiamato tutti, definendo «una grande opportunità» - riportano diverse voci del Movimento - quella di tornare al governo, anche se a guidarlo non ci sarà più Giuseppe Conte ma l'ex numero uno della Bce. Ma la condizione sine qua non è che quello di Draghi sia un esecutivo politico, con il M5S che ne indossa qualche maglia. Da qui le chiamate a Giuseppe Conte, ragionando con lui su quel ruolo di 'federatore' della coalizione che dovrà guidare la sfida al centrodestra alla prossima tornata elettorale. Da qui, il 'predellino' del premier uscente, con tanto di tavolino di cristallo in piazza Colonna e un discorso con cui l'«avvocato del popolo» ha aperto a Draghi purché sia un governo politico. In pratica la linea di Di Maio fin dalle sue prime dichiarazioni.
Crimi: reddito di cittadinanza punto fermo
«Sento già qualcuno appellarsi al presidente incaricato affinché tolga il reddito di cittadinanza, una misura che in questi mesi ha anche fatto da scudo al rischio di tensioni sociali. Sabato prossimo andremo alle consultazioni con il presidente incaricato. Ascolteremo attentamente quanto avrà da dirci e porteremo al tavolo il M5s con la sua storia, le sue battaglie e le sue visioni. E, chiaramente, fra queste il reddito di cittadinanza è uno dei punti fermi. Perché, oggi più di ieri, nessuno deve rimanere indietro». Così il capo politico M5s Vito Crimi.