Nuovo Dpcm, coprifuoco nazionale alle 21 e trasporti al 50%. Spuntano le zone ad alto rischio lockdown, tre regioni a rischio

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di Alessandra Severini
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Martedì 3 Novembre 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 12:31

Tre diversi scenari di rischio, misure restrittive via via più stringenti ma localizzate. Il premier Conte si prepara oggi a varare il nuovo dpcm ma ieri alla Camera ha spiegato cosa dobbiamo aspettarci: «Avremo una fascia riservata alle Regioni a rischio alto, quelle con un Rt sopra l’1,5 e una trasmissibilità non controllata del Covid, dove entreranno in vigore le misure più restrittive. Poi avremo una seconda fascia, con Regioni a rischio alto ma con misure lievemente meno restrittive. Infine ci sarà una terza fascia con le regole valide per tutto il territorio nazionale, quindi per le restanti regioni». Stando all’ultimo monitoraggio disponibile, in quest’ultima fascia oggi ricadrebbero solo la Basilicata (Rt a 1.04) e la Sardegna (1.12). Tutte le altre avrebbero problemi di lockdown parziali per attività, circolazione delle persone, orari. 


I FATTORI. L’indice di rischio per ciascuna regione verrà deciso sulla base di molti criteri (21) tra cui il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il numero di nuovi focolai, l’occupazione dei posti letto. 


CHI HA PAURA. Tra le regioni a rischio più alto, con la previsione di misure più restrittive, compreso il lockdown totale, potrebbero rientrare la Calabria, il Piemonte e la Lombardia.

Bisognerà attendere comunque i dati del nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità - atteso oggi - per definire esattamente la divisione prevista da Conte. Quello che però è ormai certo è che alcune misure saranno valide per tutta Italia: la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione delle attività essenziali (farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi e edicole) presenti all’interno; la riduzione della capienza di bus e metropolitane che sarà massimo del 50%; la chiusura di tutti i musei e di tutte le mostre e dei corner adibiti alle attività di scommesse e giochi ovunque siano collocati (anche in bar e tabaccai). Per le scuole superiori è prevista la didattica a distanza al 100% mentre scuola dell’infanzia, elementari e medie continueranno ad essere in presenza, salvo che si trovino nelle aree in cui scatteranno ulteriori limitazioni a causa di un livello di rischio più alto.


A LUCI SPENTE. Il premier ha parlato poi di un lockdown «nella fascia serale più tarda». Nella maggioranza non c’è accordo: potrebbe scattare alle 21 o alle 22. Comunque sono ammesse deroghe (con autocertificazione) per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e necessità urgenti. Ci sarà anche il divieto di spostamenti da e per quelle regioni che hanno elevati coefficienti di rischio. Di sicuro per l’Italia si annuncia un inverno duro. 
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