Covid, in Campania oggi 3.900 casi. De Luca attacca: «Il Governo deve essere mandato a casa»

Covid, in Campania oggi 3.900 casi. De Luca attacca: «Questo Governo deve essere mandato a casa»
Covid, in Campania oggi 3.900 casi. De Luca attacca: «Questo Governo deve essere mandato a casa»
di Domenico Zurlo
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Venerdì 13 Novembre 2020, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 16:15

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, ha fatto il punto sulla situazione coronavirus nella sua Regione. Dopo aver snocciolato i dati della Campania sui positivi e i tamponi, e sulle terapie intensive, De Luca ha lamentato lo «sciacallaggio mediatico» subito dalla sua Regione, attaccando il sindaco di Napoli De Magistris, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l'altro ministro Spadafora. «Non ci sono i presupposti per una collaborazione con il Governo - ha detto usando toni duri - se le cose continuano così, questo Governo deve essere mandato a casa».

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«Oggi in Campania sono 3900 nuovi contagi con una percentuale di positivi su 25mila tamponi che è del 16,5%», ha fatto sapere il Governatore campano. «Da 3-4 giorni la percentuale di positivi scende leggermente, speriamo sia una tendenza», ha detto. «190 persone sono ricoverate in terapia intensiva, il 27% di occupazione delle terapie - ha aggiunto - I posti letto sono sufficienti oltre 500 disponibili per pazienti Covid».

Ad oggi, la Campania, «continua ad avere il tasso più basso di mortalità per Covid».

«Prenderemo provvedimenti rigorosi sul Lungomare di Napoli, le strade della movida, dovunque andremo avanti senza guardare in faccia nessuno». «Se il Governo assumerà misure di rigore - aggiunge - dico meglio tardi che mai».«La cosa intollerabile è che quelli che hanno banalizzato il problema, hanno perduto mesi preziosi e che non hanno mosso un dito sembra che oggi siano tutti diventati rigoristi». De Luca cita i provvedimenti presi in tutti questi mesi sottolineando come da parte del Governo e del Comune di Napoli non sia stato fatto lo stesso. In merito al Comune di Napoli, De Luca parla di «nullità assoluta», attaccando il sindaco Luigi De Magistris.  

"GOVERNO HA PERSO DUE MESI" «Noi Regione Campania eravamo per chiudere tutto a ottobre, il Governo ha deciso di fare iniziative progressive e di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta proporzionale. Una scelta totalmente sbagliata che ha fatto perdere perlomeno 2 mesi preziosi nel corso dei quali abbiamo avuto un incremento drammatico dei contagi e anche dei decessi», ha detto De Luca definendo la divisione in zone dell'Italia «una scelta scriteriata» che ha portato a una «moltiplicazione di conflitti fra territori e categorie economiche. Una situazione caotica derivante dalla scelta fatta dal Governo che noi non abbiamo condiviso». 

«La settimana che abbiamo alle spalle è stata significativa di particolare impegno nello sciacallaggio politico mediatico contro la Campania», le parole di De Luca. «Da due mesi - ha aggiunto - non c'è una trasmissione televisiva, un giornale, che non dedichi dieci minuti al giorno alla Campania o a De Luca, o a Napoli. Non c'è un giorno senza un attacco mediatico, 9 volte su 10 del tutto strumentale, con interviste fatte a capocchia. È una cosa clamorosa. Hanno cominciato con le file davanti alla Asl per i tamponi senza dire che arrivavano centinaia di persone senza prenotazione, poi abbiamo visto che c'erano in tutta Italia. In alcune regioni abbiamo il 92% dei posti occupati, in Piemonte, in Campania grazie a Dio stiamo meglio».

"DI MAIO? IL SUO NOME MI PROVOCA REAZIONI..." De Luca, chiama in causa il ministro Luigi Di Maio e le sue dichiarazioni sulla Campania. «Di Maio era quello che ha criticato la nostra scelta degli ospedali modulari perché secondo lui si sprecava denaro pubblico - ha detto - è uno degli esponenti di Governo che avrebbe dovuto impegnarsi per fare arrivare il personale medico. Voleva continuare a tenere il commissario in Campania, così avremmo fatto la fine peggio della Calabria. E parla, parla. Mi voglio fermare perché il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni di istinto che vorrei controllare almeno per le prossime ore».

LA DIRETTA FACEBOOK

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