Quando il Governo nominò Cotticelli: «Legalità e competenza». E per Sileri doveva risollevare la sanità

Quando il Governo nominò Cotticelli: «Legalità e competenza». E per Sileri doveva risollevare la sanità
Quando il Governo nominò Cotticelli: «Legalità e competenza». E per Sileri doveva risollevare la sanità
di Domenico Zurlo
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Lunedì 9 Novembre 2020, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 23:00

Dopo l'intervista alla trasmissione Titolo V in cui ha ammesso di non aver completato alcun piano per l'emergenza Covid in Calabria, l'ormai ex commissario alla Sanità calabrese Saverio Cotticelli è stato silurato dal Governo e rimpiazzato con Giuseppe Zuccatelli. «I calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità», ha tuonato il premier Giuseppe Conte poche ore dopo che era esplosa la polemica.

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Ma quando Cotticelli fu nominato dal Governo di cui Conte era premier (il Conte I, l'esecutivo 'gialloverde' che vedeva a braccetto Movimento 5 Stelle e Lega), i toni erano completamente diversi. La allora ministra della Salute Giulia Grillo (M5S) parlava di «legalità, trasparenza e competenza per la salute dei cittadini» nell'annunciare le nomine dello stesso Cotticelli e di Angelo Giustini in Molise: «Si tratta di nomine cruciali per questi territori, che hanno non solo difficoltà di bilancio, ma soprattutto che non riescono a dare ai cittadini il livello di servizi sanitari che la legge richiede.  «I commissari ad acta sono figure di garanzia, che incarnano i valori della competenza, onestà e trasparenza, da sempre miei cavalli di battaglia.

Sono sicura che porteranno buoni risultati».

In Consiglio dei Ministri è stata approvata la nomina dei commissari e subcommissari ad acta per la sanità di Calabria e...

Pubblicato da Giulia Grillo su Venerdì 7 dicembre 2018

Non molto diversi i toni usati da Pierpaolo Sileri, all'epoca semplice senatore pentastellato (benché presidente della Commissione Sanità del Senato), attualmente viceministro della Salute: per lui Cotticelli era un «vero servitore dello Stato». «Sono sicuro che il generale Saverio Cotticelli, vero servitore dello Stato, riuscirà con forza e metodo ad aiutare davvero la sanità e i cittadini della Calabria. Allo stesso modo sono sicuro che il generale Angelo Giustini, altro servitore dello Stato riuscirà a risollevare la Sanità in Molise. Con Noi si Cambia. #Rinnoviamo la Sanità», scriveva Sileri.

LA GRILLO: "VOTO OK ANCHE DALLA LEGA" La ex ministra Grillo, scoppiata la bufera, ha affidato i suoi pensieri ad un video su Facebook: «Mi sembra gravissima la risposta del generale Cotticelli, per la situazione che stiamo vivendo. Ma mi ha lasciato molto perplessa anche il fatto che la risposta del ministero della Salute al quesito posto dal commissario Cotticelli, su chi dovesse occuparsi del Covid in Calabria, fosse arrivata dopo 3 mesi. Se fosse così, ritengo che sia molto grave», le sue parole.

La Grillo ricostruisce la procedura di nomina del generale Cotticelli specificando che avvenne «su proposta del Mef e di concerto con il ministro della Salute, che ero io, e che deve essere approvata in consiglio dei ministri. E in consiglio dei ministri votammo tutti, Lega compresa». Non si trattava però «di una nomina in bianco», sottolinea «Quando si nomina un commissario - sottolinea - non si può sapere prima quale sarà la sua performance ma bisogna controllare. E quando facemmo le nomine io dissi ai commissari che mi sarei riservata di controllare». «Non lo potei fare perché il governo cadde ad agosto e poi io non fui più ministro», conclude. 

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