Coronavirus, Sileri: «Dati di mortalità sottostimati, test e tamponi per fase 2. E sul plasma autoimmune... »

Coronavirus, Sileri: «Dati di mortalità in Italia sottostimati, test e tamponi per fase 2. E sul plasma autoimmune... »
Coronavirus, Sileri: «Dati di mortalità in Italia sottostimati, test e tamponi per fase 2. E sul plasma autoimmune... »
di Simone Pierini
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 12:58
Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri  durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre torna ad affrontare il tema del tasso di mortalità in Italia, dice la sua sulla terapia del plasma iperimmune e parla della fase 2 tra test sierologici e tamponi.

Secondo il rapporto realizzato dall’Istat insieme all’Istituto superiore di sanità solo a marzo in Italia sono morte quasi il 50% di persone in più rispetto allo stesso mese del quinquennio 2015-2019. Dal primo decesso Covid-19 del 20 febbraio fino al 31 marzo, i decessi sono passati da una media di 65.592 ai 90.946 del 2020.

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TASSO DI MORTALITÀ

Secondo Sileri i dati di mortalità collegati alla pandemia in Italia «potrebbero esser sottostimati e sono preoccupato anche per il numero di morti non Covid, ad esempio deceduti per patologie cardiovascolari, che riguardano persone che magari non sono andate a curarsi in ospedale per paura del coronavirus». Lo ha detto durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre, commentando i dati del rapporto Istat-Iss.

Rispetto all'analisi della mortalità, prosegue Sileri, «io vorrei anche andare un pò a ritroso nei mesi precedenti con i dati, per capire quanto tempo è che questo virus circola in Italia. Ancora sono in attesa di avere il numero delle polmoniti che si sono verificate a gennaio nel nord Italia. Spero arrivino in tempi rapidi, perché potrebbero aiutare a sapere quando abbiamo iniziato a combattere questo nemico invisibile».

PLASMA IPERIMMUNE

Il viceministro ha anche affrontato il dibattito sull'efficacia della terapia con il plasma iperimmune dei guariti. «L'orientamento del ministero sull'utilizzo del plasma da guariti per il trattamento del Covid-19 è andare avanti ma sempre sulla base delle evidenze scientifiche e a breve sono attesi primi risultati dalle sperimentazioni», ha sottolineato Sileri aggiungendo che «bisognerà investire su questa ricerca ed il Centro nazionale sangue è già attivato». Inoltre, ha concluso, «vedo una prospettiva futura anche per i sieri iperimmuni, ma su questo entrerà in gioco anche l'Agenzia italiana del farmaco Aifa, perchè non si tratta di donazioni di sangue ma di farmaci».

FASE 2, TEST E TAMPONI

Nella fase 2 l'effettuazione di test sierologici e tamponi «devono andare insieme».Ha detto il viceministro. «Abbiamo già effettuato oltre 2,5 milioni di tamponi. Quanto alla campagna di test sierologici, alcune Regioni hanno già iniziato a farli mentre la campagna nazionale su 150mila cittadini partirà dalla prossima settimana. Meglio aspettare qualche giorno in più - ha concluso - se non si hanno anche i tamponi pronti». «Il Piano Nazionale Tamponi non significa fare tamponi per 60 milioni di italiani ma eseguire tamponi mirati per il monitoraggio di chi, pur non avendo sintomi, può innescare nuovi focolai».

C'è «disomogeneità nazionale e regionale nella disponibilità di tamponi e si stanno colmando queste lacune». Ha spiegato Sileri. «Sono stati consegnati ad oggi 3,5 milioni di tamponi ed è previsto UN ulteriore incremento», ha aggiunto, «ma è necessario rendere omogenea non solo la consegna di tamponi ma anche di reagenti e rendere i kit uguali per tutti». Proprio per via di questa disomogeneità, che si sta colmando, «è stato corretto indicare, soprattutto all'inizio, che ognuno deve restare nella propria regione. Immaginate - ha concluso Sileri - se le persone fossero potute andare nelle seconde case, quanto questo si sarebbe potuto tradurre in uno spostamento del carico sanitario da una regione all'altra»
 
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