Coprifuoco nazionale, chiusure alle 18, stretta sui centri commerciali: verso un nuovo dpcm. Cosa può cambiare

Coprifuoco nazionale, chiusure alle 18, stretta sui centri commerciali: verso un nuovo dpcm. Cosa può cambiare
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Sabato 24 Ottobre 2020, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Il premier Conte ha escluso - al momento -  un nuovo lockdown nazionale ma starebbe maturando in queste ore la decisione per una ulteriore stretta che potrebbe arrivare già nel weekend. A chiederla sono anche gli scienziati (in cento  hanno lanciato un appello al premier e al Presidentte Mattarella), dal ministro della
Salute, dal Pd.

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Le ipotesi sul tavolo sarebbero quelle di un coprifuco nazionale e la chiusura di bar e ristoranti a partire dalle 18. L'ala più rigorista del governo ormai non esclude più neanche un lockdown, per un tempo limitato di due o tre settimane e con una nuova massiccia iniezione di aiuti all'economia.

Da Palazzo Chigi negano che l'idea sia sul tavolo: non se ne parla. Aggiungono che ad ora tutte le ipotesi sono solo suggestioni. Non è detto, spiegano da Palazzo Chigi, che Conte decida di intervenire già dal weekend.

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Come suggeriscono gli esperti nel loro monitoraggio settimanale, per smorzare una curva che ha quasi toccato la soglia dei ventimila contagi, bisogna ridurre drasticamente l'interazione fisica tra le persone. Ma poiché Conte esclude con fermezza sia il lockdown sia un blocco pesante delle attività produttive, bisogna guardare al «non essenziale». Nel mirino ci sarebbero ancora palestre e piscine, nonostante il protocollo aggiornato con misure ancor più rigide per evitare la chiusura. E poi le sale giochi e i centri commerciali, affollati soprattutto nel weekend. Quanto ai bar e ristoranti, il tentativo è evitare di colpire ancora un settore già molto provato, ma una nuova stretta serale sembra probabile. Si discute sugli orari: portare la chiusura dalle 24 alle 23 servirebbe a poco, si starebbe ora valutando un coprifuoco dalle 21 o 22. Ma l'idea con più effetti, secondo gli esperti, potrebbe essere quella di far chiudere bar e ristoranti già alle 18: niente aperitivo. Alleggerire il trasporto pubblico, è la principale premura in queste ore, oltre al rafforzamento del sistema di tracciamento dei contagiati. Quanto agli spostamenti, si discute sull'opportunità, vista la diffusione del virus, di intervenire impedendo di muoversi dalle Regioni: più probabile dare indicazioni perché si limitino al massimo le uscite non necessarie.

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