«Come i No Vax stanno vincendo in Italia con le paure infondate sugli effetti collaterali dei vaccini»

«Come i No Vax stanno vincendo in Italia con le paure infondate sugli effetti collaterali dei vaccini»
«Come i No Vax stanno vincendo in Italia con le paure infondate sugli effetti collaterali dei vaccini»
di Simone Pierini
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Venerdì 28 Settembre 2018, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 21:36
«Il governo di coalizione populista sembra aver capitalizzato su paure infondate sugli effetti collaterali della vaccinazione», così l'Independent parla della crescita del movimento No Vax in Italia «promosso da Matteo Salvini e dal Movimento 5 Stelle». Il giornale britannico spiega come è cambiata la visione del concetto di vaccinazioni nel nostro Paese da quattro anni a questa parte. 

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«Nel 2014 il Global Health Security Agenda aveva usufruito del'Italia per guidare le strategie di vaccinazione mondiale - scrive l'Independent - ma solo quattro anni dopo, il Paese è diventato invece il terreno di sperimentazione per No Vax, un movimento che sta crescendo in Europa e negli Stati Uniti e le cui ideologie si sposano spesso con il panorama politico dei partiti populisti»

Con l'inizio nuovo anno scolastico in Italia, i genitori non devono più dimostrare che i loro bambini siano stati vaccinati, mettendo in evidenza uno scontro di priorità, «alimentato dal nuovo governo populista»«Dieci vaccinazioni obbligatorie sono inutili e in molti casi pericolose, se non addirittura dannose», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in vista delle elezioni europee di marzo 2019.   

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Salvini, secondo il giornale britannico, «condivide questi concetti con altri importanti esponenti populisti come il suo alleato europeo Marine Le Pen e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Come parte delle loro idee anti-establishment, scelgono anche di prendere di mira la scienza». La Lega e il Movimento Cinque Stelle «si sono schierati con gruppi No Vax durante la campagna elettorale, promettendo di opporsi alla legge preesistente che rendeva obbligatori i vaccini»

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Dopo la formazione di governo il ministro della sanità Giulia Grillo ha revocato i requisiti esistenti consentendo ai genitori di autocertificare che i loro figli abbiano avuto le vaccinazioni obbligatorie, fino ad ora necessarie per l'ammissione scolastica. Ma il Parlamento ha poi affermato che l'obbligo di fornire la prova delle vaccinazioni sarebbe stato posticipato fino all'anno scolastico 2019-2020. Da un lato «i No Vax accusano ora la Lega e il Movimento Cinque Stelle di tradimento, dall'altro - prosegue l'Independent - la confusione e l'incertezza giuridica sulla vaccinazione obbligatoria hanno reso l'inizio di un nuovo anno scolastico molto più difficile per i bambini vulnerabili, come quelli con sistemi immunitari a rischio».  



«Non siamo contro i vaccini - spiega Anna Pettinaroli, consulente finanziaria di 34 anni, di Sestri Levante, referente ligure di Comilva - ma vogliamo che siano gestiti in modo diverso, più trasparente, con una ricerca più libera che spieghi anche le eventuali alternative». «Il nostro movimento è cresciuto negli ultimi 30 anni - dice la donna - in particolare negli ultimi due anni. Per capire quanti siamo basta dare un'occhiata al tasso di vaccinazione, guardare la percentuale di bambini non vaccinati e capire quanto sono grandi i nostri numeri». 

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Questi numeri sono esattamente il motivo per cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità è così preoccupata per l'ascesa del movimento No Vax in Italia, il cui tasso di vaccinazione è molto indietro rispetto all'obiettivo. Per interrompere la trasmissione di infezioni, il 93-95% della popolazione deve essere vaccinato. Ma nel 2015, il tasso di vaccinazione pediatrica per il morbillo in Italia era di circa l'85% per la prima dose e l'83% per la seconda dose. Gli scienziati sostengono che invece di diventare leader in una strategia di vaccinazione globale, il Paese è diventato una pecora nera. Quando i tassi di morbilità sono aumentati in tutta Europa nel 2017, il numero è stato tre volte superiore rispetto all'anno precedente. I due paesi con il maggior numero di casi erano la Romania e l'Italia, con l'Italia che rappresentava il 34%. E in un campione di 5.000, l'89% erano persone non vaccinate, riporta il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. 

Nel 2017 l'ex ministro della salute Beatrice Lorenzin ha reagito al crollo delle vaccinazioni introducendo una legge che obbligava i bambini di età inferiore ai sei anni a sottoporsi a 10 vaccini di routine prima di iscriversi negli asili. «Ma questa politica - spiega ancora l'Independent - ha alimentato la protesta contro il governo da parte dei movimenti populisti che l'hanno capitalizzata verso se stessi».  «Ciò che l'Italia sta vedendo non è un vago sentimento, o la risposta dei genitori a qualche preoccupazione astratta sui vaccini. È il prodotto di persone reali e fatti specifici», afferma il giornalista britannico Brian Deer «con l'obiettivo di destabilizzare la fiducia del pubblico nei vaccini».
 
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