Calenda: «Lascio il Pd e non rinnoverò la tessera». Zingaretti: «Ripensaci, abbiamo bisogno di te»

Calenda: «Se il Pd fa l'accordo con M5S, lascia il partito»
Calenda: «Se il Pd fa l'accordo con M5S, lascia il partito»
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Mercoledì 28 Agosto 2019, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 18:26

«Il Pd ha preso la sua decisione. Ho ritenuto di fare chiarezza prima dell'incontro fra Zingaretti e il Presidente della Repubblica, rassegnando le mie dimissioni». Lo scrive in un tweet Carlo Calenda.
 


«Caro Nicola, Caro Paolo, vi prego di voler accettare le mie dimissioni dalla Direzione nazionale del Partito democratico». Lo scrive Carlo Calenda in una lettera indirizzata a Nicola Zingaretti e Paolo Gentiloni in cui parla, tra l'altro, di «una decisione difficile e sofferta». «Penso che in democrazia si possano, e talvolta si debbano, fare accordi con chi ha idee diverse, ma mai con chi ha valori opposti. Questo è il caso del M5S», sottolinea l'eurodeputato nella lettera pubblicata su 'Huffington post'. «Sapete bene che nulla abbiamo in comune con Grillo, Casaleggio e Di Maio. Ed è significativo il fatto che il negoziato non abbia neanche sfiorato i punti più controversi: dall'Ilva alla Tav da Alitalia ai Navigator. Un programma nato su omissioni di comodo non è un programma, è una scusa», dice Calenda. «Stringendo l'alleanza con il M5S, il Pd rinuncia a combattere per le sue idee e i suoi valori. E questo non posso accettarlo», scrive tra le altre cose l'eurodeputato che prevede: «Le elezioni arriveranno. Le avete solo spinte più in là di qualche metro. Quando sarete pronti a lottare ci troveremo di nuovo dalla stessa parte. Con amicizia». 

Inoltre, il suo staff - secondo quanto riporta l'Ansa - non rinnoverà la tessera dei democratici.

Nel pomeriggio, però, arriva la risposta di Zingaretti.
Il segretario del Pd fa un appello a Calenda per tornare sui proprio passi: 
Se nascerà un governo con M5s «in questa sfida il Pd ha bisogno anche delle voci critiche, soprattutto se provenienti da personalità autorevoli e competenti come te. Ho e abbiamo bisogno di te, perché solo uniti potremo cambiare il destino di un Paese che, fino a pochi giorni fa, sembrava trascinato per inerzia verso un declino economico, civile e democratico senza precedenti». 

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