Algeri, il vertice Meloni-Tebboune. «L'Italia hub energetico europeo»

L’obiettivo è l’indipendenza dal metano di Mosca entro il prossimo inverno

Algeri, il vertice Meloni-Tebboune. «L'Italia hub energetico europeo»
Algeri, il vertice Meloni-Tebboune. «L'Italia hub energetico europeo»
di Alberto Gentilli
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Lunedì 23 Gennaio 2023, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 19:27

Dal nostro inviato ad Algeri

Si fanno sempre più stretti i rapporti tra Italia e Algeria. Nel segno del gas. Giorgia Meloni e il presidente algerino Tebboune hanno appena firmato, nel palazzo presidenziale, un nuovo accordo di cooperazione. E il presidente dell’Eni, Claudio Descalzi, ha siglato un’intesa per potenziare le forniture di gas algerino all’Italia.

L'INTESA

L’obiettivo è l’indipendenza dal metano di Mosca entro il prossimo inverno. Impegno reciproco. Da un lato la promessa di Algeri di aumentare le forniture di gas a Roma dagli attuali 20 ad almeno «35 miliardi di metri cubi». Dall'altro la scommessa italiana per fare del Paese magrebino il suo primo partner energetico. «Oggi l'Algeria è il nostro principale fornitore di gas. Sono state firmate due intese da Eni e la sua omologa algerina, un'intesa per ridurre le emissioni di gas serra, quindi per uno sviluppo sostenibile, e l'altra è per giungere ad un incremento delle esportazioni di gas dall'Algeria all'Italia e all'Ue, la realizzazione di un nuovo gasdotto per l'idrogeno, la possibilità di fare gas liquefatto, insomma un meccanismo di mix energetico che individuiamo come possibile soluzione alla crisi in atto», ha detto oggi la premier italiana a margine della visita al giardino di Algeri intitolato al fondatore di Eni Enrico Mattei e inaugurato un anno fa, cui ha fatto seguito una visita al palazzo presidenziale El Mouradia.

IL DOSSIER LIBIA

Energia, ma non solo. Con l'Algeria, ha aggiunto Meloni, «puntiamo a un partenariato per aumentare prospettive di crescita, nell'ottica di costruire ponti tra le sponde del Mediterraneo e stabilizzare la regione, che per l'Italia e l'Europa è strategica. Serve un piano Mattei per l'Africa, su base paritaria con i paesi della sponda sud del Mediterraneo per trasformare le crisi in occasioni». Un "partner strategico" l'Algeria di Tebboune. Anche nell'ottica di trovare una soluzione alla crisi libica. «La nostra lunga chiacchierata è stata occasione per parlare di stabilizzazione della Libia e della situazione nel Mali, dove c'è una instabilità che ci preoccupa.

Sulla Palestina solo la soluzione di due Stati può assicurare la pace nella regione», ha ribadito la presidente del Consiglio in conferenza stampa. Incassando un endorsement altrettanto convinto da Tebboune, «la visita di Giorgia Meloni riveste importanza particolare, a 20 anni dalla firma del Trattato di cooperazione, e desidero esprimere la mia soddisfazione per il livello delle relazioni strategiche tra i due paesi amici», ha detto il presidente algerino. 

DESCALZI (ENI): PIÙ OPERE AL SUD

Insieme alla premier italiana, una delegazione in rappresentanza del mondo industriale e delle Pmi. Protagonista l'Ad di Eni Descalzi, «l'Italia è ben messa ma perchè diventi un hub energetico che colleghi il Mediterraneo al Nord Europa è necessario avere una sovrabbondanza di energia e un potenziamento delle infrastrutture», ha confidato a margine della firma degli accordi il numero uno del Cane a sei zampe.

Gas all'Italia da dove può arrivare, dall’Azerbaijan all’Africa: il tesoro nel Mediterraneo

Abbozzando già una roadmap della "fuga" italiana dal gas russo. «Le previsioni per azzerare le forniture di gas russo all'Italia? Sono positivo, nell'inverno 2024/2025, direi che continuando così le cose vadano nel verso giusto». Non manca un monito sulle infrastrutture nel Sud Italia e la necessità di potenziarle per fare dell'Italia un vero "hub" europeo del gas. Dice Descalzi: «Venendo tutto il gas dal Sud, se abbiamo un collo di bottiglia tra Campania, Abruzzo e Molise il concetto di hub è potenziale, non si entra in energia cinetica. È un grande potenziale che non si esprime».

Soddisfatto anche Carlo Bonomi, presidente di Confindustria: «La sinergia tra le due comunità imprenditoriali può dare un contributo decisivo per lo sviluppo di relazioni economiche tra Europa, Italia, Algeria, le sponde del Mediterraneo e la più la vasta area dell'Africa subsahariana, mercati che da sempre Confindustria considera prioritari», è il bilancio del leader degli industriali. 

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