Meloni furiosa alla Camera: Conte uno sconosciuto in preda a delirio di onnipotenza

Meloni furiosa alla Camera: Conte uno sconosciuto in preda a delirio di onnipotenza
Meloni furiosa alla Camera: Conte uno sconosciuto in preda a delirio di onnipotenza
3 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Gennaio 2021, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 06:58

Giorgia Meloni attacca in modo frontale Giuseppe Conte, annunciando lo scontato "no" di Fratelli d'Italia alla fiducia alla Camera. Lo definisce «sconosciuto» in preda a un «delirio di onnipotenza» e perfino «Barbapapà» per il fatto di essere rimasto al suo posto passando da un governo con Salvini a quello con il Pd. Meloni denuncia un «mercimonio» in Aula e «i voltagabban che ora vengono chiamati costruttori». 

E ancora: «Avvocato Conte, lei un tempo diceva 'Noi voliamo alto'.

Sì, con la Mastella airlines! Voi la prima Repubblica la fate ampiamente rimpiangere. Allora c'erano gli stessi partiti che cambiavano il premier, adesso addirittura c'è lo stesso premier e cambiano continuamente quelli che lo sostengono». 

Video

«Avvocato Conte, lei è stato prima populista, poi ortodosso europeista, prima di destra, poi di sinistra poi di centro, ma anche socialista e liberale. Prima a favore e poi contro l'immigrazione illegale, la Tav, quota 100...prima amico e poi nemico di Salvini, ma anche di Renzi e pure Di Maio. Qualsiasi cosa pur di rimanere dov'è». «Il suo barbatrucco è di presentarsi come quello che vuole ricostruire l'Italia dopo averla distrutta - ha continuato - E chissà quanto saranno utili i compassi per questa operazione! Ma credo che stavolta i giochi non funzioneranno». E a proposito della riforma della legge elettorale citata dal premier, Meloni affonda: «C'è l'emergenza ma loro si occupano di quello». 

«Avvocato Conte - prosegue ancora Meloni - lei pensa di risolvere tutto questo aggiungendo Mastella e di Maio? L'Italia non può permettersi improvvisati, ricattatori, l'Italia ha bisogno di visione, di forza, coraggio e capacità di indicare la rotta. Ma lei non è in grado. Se avesse a cuore il destino di questa nazione, si sarebbe già fatto da parte». E conclude: «Ora è il tempo dei patrioti, della libertà, di un'Italia che si rimette in piedi e torna a camminare, con una classe politica all'altezza della sua storia e che voi non rappresentate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA