Giorgia Meloni attacca in modo frontale Giuseppe Conte, annunciando lo scontato "no" di Fratelli d'Italia alla fiducia alla Camera. Lo definisce «sconosciuto» in preda a un «delirio di onnipotenza» e perfino «Barbapapà» per il fatto di essere rimasto al suo posto passando da un governo con Salvini a quello con il Pd. Meloni denuncia un «mercimonio» in Aula e «i voltagabban che ora vengono chiamati costruttori».
E ancora: «Avvocato Conte, lei un tempo diceva 'Noi voliamo alto'.
«Avvocato Conte, lei è stato prima populista, poi ortodosso europeista, prima di destra, poi di sinistra poi di centro, ma anche socialista e liberale. Prima a favore e poi contro l'immigrazione illegale, la Tav, quota 100...prima amico e poi nemico di Salvini, ma anche di Renzi e pure Di Maio. Qualsiasi cosa pur di rimanere dov'è». «Il suo barbatrucco è di presentarsi come quello che vuole ricostruire l'Italia dopo averla distrutta - ha continuato - E chissà quanto saranno utili i compassi per questa operazione! Ma credo che stavolta i giochi non funzioneranno». E a proposito della riforma della legge elettorale citata dal premier, Meloni affonda: «C'è l'emergenza ma loro si occupano di quello».
«Avvocato Conte - prosegue ancora Meloni - lei pensa di risolvere tutto questo aggiungendo Mastella e di Maio? L'Italia non può permettersi improvvisati, ricattatori, l'Italia ha bisogno di visione, di forza, coraggio e capacità di indicare la rotta. Ma lei non è in grado. Se avesse a cuore il destino di questa nazione, si sarebbe già fatto da parte». E conclude: «Ora è il tempo dei patrioti, della libertà, di un'Italia che si rimette in piedi e torna a camminare, con una classe politica all'altezza della sua storia e che voi non rappresentate».