Vaccino, Mattarella: «Non si invochi la libertà per sottrarsi: si mettono a rischio le vite degli altri»

Mattarella: «Non si invochi la libertà per sottrarsi: si mettono a rischio le vite degli altri»
​Mattarella: «Non si invochi la libertà per sottrarsi: si mettono a rischio le vite degli altri»
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Domenica 5 Settembre 2021, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 07:29

«Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui». Dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arriva un duro monito che segue giorni di proteste e dibattiti sul vaccino. Per il capo dello Stato, chi pretende di non farlo, «con l'eccezione di chi non può per salute, e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà». All'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Pavia, Mattarella è intervenuto sul tema della salute come bene pubblico sottolineando il dovere «morale e civico della vaccinazione».

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Le sanzioni per i No vax

E sulle minacce affiorate in questo periodo contro medici, scienziati, giornalisti e persone delle istituzioni il Presidente ha aggiunto: sono «fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore». L'ultimo ad essere preso di mira sui social, da parte di gruppi no vax, è stato coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, vittima di insulti, al quale è arrivata la solidarietà della politica.

L'obbligo vaccinale

Sul fronte della maggioranza, aldilà delle ipotesi sull'obbligo del siero - al momento secondarie - l'unica chiave per l'aumento delle immunizzazioni resta l'estensione del certificato verde. Sul tema nelle ultime ore i segnali dell'intesa politica nel Governo, in attesa della cabina di regia di giovedì prossimo, sono già arrivati. Il leader della Lega, Matteo Salvini, accoglie la proposta del Green pass per i dipendenti statali proposto dal ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: una misura che potrebbe essere ragionevole «per chi ha a che fare con il pubblico». E con il Pd già favorevole all'allargamento del lasciapassare («è la strada migliore per evitare di dover tornare a chiusure e lockdown», dice il ministro Lavoro, Andrea Orlando), anche il capo del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, si aggiunge al coro di sì, mentre «l'obbligo secco vaccinale - specifica l'ex premier - va invece considerato come estrema ratio».

Al contrario, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, sottolinea che invece «la soluzione migliore è adottare l'obbligo vaccinale con un provvedimento legislativo.

Usare invece il Green pass è un modo per aggirare una questione che all'interno del Governo e del Parlamento non sono stati in grado di risolvere». E sono queste ultime due componenti a dover «assumersi le responsabilità di affrontare questi temi in provvedimenti senza demandare alle parti», specifica. Sul decreto per il passaporto verde - in vista dell'approdo nell'Aula della Camera - si fa sempre più concreta l'ipotesi che il Governo possa mettere la fiducia aggirando il rischio di defezioni da parte di alcuni parlamentari leghisti. Ma si guarda già oltre. E si fa sempre più concreta l'ipotesi di nuovo provvedimento con cui estendere l'obbligo a tutte quelle categorie di lavoratori nei settori dove il pass è già richiesto, agli autisti del trasporto pubblico locale e - forse - anche ai passeggeri. Di sicuro anche ai dipendenti statali.

Le regioni che possono cambiare colore

Con l'Italia senza cambi di colore per almeno una settimana (in giallo c'è la sola Sicilia, il resto della Penisola è in fascia bianca) l'obiettivo del Governo resta il raggiungimento entro fine settembre dell'80% della platea vaccinale immunizzata e aumentare progressivamente questa percentuale nel mese di ottobre per evitare altre chiusure. Ma una stretta potrebbe arrivare in alcune Regioni già a settembre: Sardegna e Calabria rischiano di abbandonare la zona bianca a causa delle alte percentuali sull'occupazione dei posti letto per Covid. Al momento i dati si mantengono per fortuna stabili: sono 5.315 i positivi ai test individuati nelle ultime 24 ore e 49 le vittime in un giorno. Su 259.756 tamponi effettuati il tasso di positività è del 2%, rispetto al precedente 1,8%. In terapia intensiva ci sono in tutta Italia 572 persone ricoverate per il Covid (+3) e sono stati 37 gli ingressi in un giorno. I pazienti con sintomi nei reparti ordinari sono 4.216 (+12).

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