Mattarella: «Più contagi dalle piazze No vax». E ora stop ai cortei

Il presidente della Repubblica: «Certe proteste danneggiano i più deboli»

Mattarella: «Più contagi dalle piazze No vax». E ora stop ai cortei
Mattarella: «Più contagi dalle piazze No vax». E ora stop ai cortei
di Francesco Malfetano
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Martedì 9 Novembre 2021, 18:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 09:08

«Le forme legittime di dissenso non possono mai sopraffare il dovere civico di proteggere i più deboli: dobbiamo sconfiggere il virus, non attaccare gli strumenti che lo combattono». Così, tra gli applausi dell’Assemblea dell’Anci inaugurata ieri a Parma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato a sferzare le piazze no-Vax. Specie quelle come Milano e Trento che, dopo settimane ininterrotte di proteste, hanno scatenato la reazione dei commercianti, paralizzati a lungo da manifestazioni e sit-in. Ma l’indignazione del Quirinale è riferita chiaramente anche all’assalto di Forza Nuova alla sede della Cgil, a Roma, dello scorso 9 ottobre. «Atti di vandalismo e di violenza sono gravi e inammissibili e suscitano qualche preoccupazione - ha continuato Mattarella - sembrando, talvolta, raffigurarsi come tasselli, più o meno consapevoli, di una intenzione che pone in discussione le basi stesse della nostra convivenza».

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Le manifestazioni

L’attacco è duro. «In queste ultime settimane manifestazioni non sempre autorizzate hanno tentato di far passare come libera manifestazione del pensiero l’attacco recato, in alcune delle nostre città, al libero svolgersi delle attività». E ancora: «Accanto alle criticità per l’ordine pubblico, sovente con l’ostentata rinuncia a dispositivi di protezione personale e alle norme di cautela anti-Covid, hanno provocato un pericoloso incremento del contagio». 
A testimoniarlo i numeri in arrivo dal Friuli-Venezia Giulia.

Non solo guardando al maxi-focolaio di oltre 200 casi legato alle proteste dei portuali dei Trieste, quanto soprattutto ai decessi nella Regione che sono già il quadruplo della media italiana. Un dato che se scorporato singolarmente e paragonato al resto del mondo sarebbe appena sotto al livello della discussa situazione austriaca. Tant’è che anche il Viminale, poco prima dell’intervento del Capo dello Stato a Parma, aveva già annunciato per oggi nuovi limiti alle proteste nei centri abitati delle città italiane. «Saranno vietati i cortei - ha spiegato il sottosegretario dell’Interno Carlo Sibilia - e questo vale per tutte le manifestazioni non solo per quelle no vax». 

Inevitabile quindi anche nell’intervento di Mattarella un riferimento esplicito alla campagna di vaccinazione in corso nella Penisola. «Il tempo della responsabilità non è ancora concluso» ha spiegato, aggiungendo poi la necessaria dose di ottimismo in una situazione che, per quanto difficile come quella italiana, è considerabile decisamente sotto controllo al momento. «Soprattutto grazie ai vaccini - e grazie al senso di responsabilità e al rispetto degli altri e delle regole manifestati dalla quasi totalità dei nostri concittadini - siamo riusciti a superare il tornante più impervio, abbiamo riconquistato importanti spazi di normalità, di libertà, e siamo incamminati su un percorso nuovo dove si può tornare a progettare, a costruire, a operare per un futuro migliore anche rispetto a quello che si presentava prima della comparsa della pandemia, come dimostra l’andamento della nostra economia». 

Sindaci e Pnrr

Infine il riconoscimento del Presidente al ruolo fondamentale dei primi cittadini nell’articolata gestione della cosa pubblica («Amministrare una istituzione locale richiede oggi, accanto alla cura quotidiana nella gestione dei servizi, un’accresciuta capacità di previsione e di lungimiranza») e un passaggio sul Pnrr che «è occasione significativa per riprogettare il Paese, per il cambiamento, per ridurre ed eliminare i divari tra realtà urbane e zone rurali, per mettere in valore risorse come quelle montane, da tempo esposte al declino». 

 

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