Mascherine, resta obbligo all'aperto. Discoteche aperte a San Valentino (ma con il green pass)

Pronta anche la riforma per le scuole: niente Dad per i bambini immunizzati

Discoteche aperte da San Valentino, in pista con il Super Green pass. Ma restano le mascherine
Discoteche aperte da San Valentino, in pista con il Super Green pass. Ma restano le mascherine
di Mauro Evangelisti
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 09:00

A San Valentino potremo tornare a ballare. Resta l’obbligo delle mascherine all’aperto. Partono le multe per i non vaccinati over 50. Sarà prorogata, ma solo per chi ha la terza dose, la durata del Green pass. Nuove regole a scuola. Ecco, in sintesi, i temi su cui si giocano i prossimi giorni caldi della gestione della pandemia e del passaggio a una nuova fase. Finita la settimana dedicata all’elezione del presidente della Repubblica, il consiglio dei ministri riprende in mano la pratica Covid. Lo fa in un giorno particolare: siamo a due anni esatti dall’inizio dello stato di emergenza. E sempre oggi scadono alcuni provvedimenti importanti come l’obbligo di mascherina all’aperto e la chiusura delle discoteche. Cosa succederà? Nonostante il calo dei contagi e anche una riduzione del tasso di occupazione delle terapie intensive (ieri Agenas ha certificato che la media in Italia è al 16 per cento, un punto in meno della settimana scorsa), sarà mantenuta la linea della prudenza. Le discese dell’incidenza dei casi Covid e dell’Rt sono importanti, ma non possono fare dimenticare - è la tesi del Ministero della Salute - che comunque abbiamo ancora ben oltre centomila casi al giorno.

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PROTEZIONE
Per questo il decreto atteso per oggi andrà a confermare l’obbligo di mascherina all’aperto. Riguarda solo le poche regioni in fascia bianca, perché nelle classi di rischio superiori comunque è già prevista l’indicazione di indossare il dispositivo di protezione anche all’aperto. Sulle discoteche c’è una riflessione: appare prematuro consentire l’apertura già da martedì, ma avere aspettato l’ultimo giorno utile per decidere il prolungamento dell’obbligo di chiusura non è stato un segnale di rispetto per gli imprenditori del settore (che comunque sono stati aiutati anche con l’ultimo decreto sostegni). La data più plausibile per la riapertura è il 14 febbraio (San Valentino appunto) sul quale anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, sembra disponibile al via libera.

Ovviamente sarà comunque necessario il Green pass rafforzato. «Vorrei che arrivassero indicazioni che ci permettono di programmare: ovvero non 15 giorni di proroga, ma la certezza che si potrà aprire il 15 febbraio.

Anzi, possibilmente il 14 febbraio, San Valentino: sarebbe un bel segnale» dice il presidente del Silb dell’Emilia-Romagna (il sindacato dei locali da ballo) Gianni Indino. La riunione del consiglio dei ministri è prevista anche per giovedì, dunque altri provvedimenti slitteranno a quel giorno. In primis, le nuove regole sulla scuola. Si attendono le semplificazioni della gestione delle quarantene, sulla quale c’è in corso una trattativa con le Regioni. Ci sarà una equiparazione tra elementari e medie superiori. Anche tra i più piccoli, dunque, non scatterà la Dad per i vaccinati se i casi positivi in classe sono due o uno. E per gli studenti contagiati sarà sufficiente il tampone che dimostri la negativizzazione per il rientro a lezione, non servirà più il certificato medico. Con un precedente provvedimento, è stata ampliata anche alle elementari la possibilità di ottenere i test antigenici gratuiti.

DURATA
Nell’agenda della riforma della gestione della pandemia restano altri punti importanti. Il più delicato riguarda la durata del Green pass. Al governo ne sono consapevoli, a marzo-aprile se non si interviene molte persone si troveranno con la certificazione verde scaduta nonostante abbiamo già ricevuto la terza dose. Il quadro è complicato: da domani, per una precedente decisione del governo, la durata del Green pass diminuisce, passa da 9 a 6 mesi. In questo modo, però, chi ha avuto il booster a settembre e ottobre presto si troverà scoperto: la quarta dose non è prevista. Il Ministero della Salute sta preparando un provvedimento per eliminare la scadenza dei pass di chi ha già ricevuto la terza dose, in attesa di capire, in autunno, se ne servirà un’altra. Le Regioni spingono per una sorta di normalizzazione. Con la diffusione sempre più capillare del Green pass, che da domani sarà richiesto anche per fare shopping, per andare in banca, alle Poste o in ufficio pubblico, la differenza tra fasce bianche, gialle e arancione ha perso di senso. Inoltre, chiedono una distinzione nell’indicatore dei ricoveri, da cui dipende la classe di rischio, tra pazienti con sintomi del Covid e quelli che sono in ospedale per altri motivi ma sono anche positivi asintomatici. Su questo l’intesa è vicina, anche se vanno limati gli ultimi particolari.
 

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