Mentre è in corso il dibattito sulla fiducia, nel cortile di Montecitorio i deputati della larga maggioranza si incrociano, si mescolano e vanno a caccia di informazioni sull'ultimo tassello della squadra di governo: i nomi dei 38 sottosegretari e viceministri. La partita è nelle mani del sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli. 38 sono i posti disponibili, ma i tempi rischiano di allungarsi anche se il presidente del Consiglio Mario Draghi avrebbe voluto chiudere in settimana.
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La divisione
I partiti sembravano aver accettato una ripartizione in percentuale che prevedeva, al Senato e alla Camera, al M5S il 27%, a Pd, Lega e FI il 20% e il 7% ciascuno a Iv e Leu.
I 5S, che ieri hanno tenuto una riunione sul tema, sono in corsa Gianluca Perilli e Francesca Businarolo per il dicastero della Giustizia, Maria Pallini (Lavoro), Stefano Buffagni (Ambiente), Giancalo Cancelleri (Trasporti), Laura Castelli (Mef), Carla Ruocco (Mise), Paolo Sileri (Salute. Per la Lega corrono Stefano Candiani, Nicola Molteni (Interni), Luca Coletto (Salute), Edoardo Rixi (Trasporti), Giulia Bongiorno (Giustizia), Massimiliano Romeo che lascerebbe il posto da capogruppo a Centinaio. Per Forza Italia si parla di Valentino Valentini (Esteri), Francesco Paolo Sisto (Giustizia), Lucio Malan (Difesa), Andrea Mandelli (Salute), Marianna Li Calzi (Interno), Giorgio Mulè (Mise). Per +Europa in pole c'è Benedetto Della Vedova (Esteri). Al Pd c'è il nodo delle donne e in corsa sono Anna Ascani, Marina Sereni, Cecilia D'Elia, insieme a qualche uscente Mauri (Interno) Misiani (Mef), Martella (Editoria), Morassut (Ambiente).
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