M5S, i big in fuga dal Movimento, “governisti” verso la scissione

M5S, i big in fuga dal Movimento, “governisti” verso la scissione
M5S, i big in fuga dal Movimento, “governisti” verso la scissione
di Caris Vanghetti
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Lunedì 18 Luglio 2022, 01:17 - Ultimo aggiornamento: 11:19

Fiducia a Draghi o non fiducia, ma anche deroga per il terzo mandato o niente deroga, sono questi gli interrogativi che circolano da giorni tra i parlamentari del Movimento 5 Stelle, nell’attesa che il partito di Beppe Grillo metta a punto la linea definitiva da tenere quando il presidente del Consiglio si presenterà in Parlamento mercoledì prossimo per decidere le sorti del suo governo. Poi in base a quello che sceglierà il partito si apriranno le danze che porteranno a una nuova migrazione di circa 20 deputati e una dozzina di senatori, eletti nella fila del Movimento 5 Stelle, ad atterrare presso nuovi lidi.


Infatti tra le opzioni dei transfughi non c’è solo quella di entrare nei gruppi parlamentari di Insieme per il Futuro, creati da Luigi Di Maio, o di gruppi di altri partiti che possano garantire la rielezione.

Ma anche – se i numeri lo permettessero – la costituzione di nuove formazioni, alla Camera e al Senato, disposte a sostenere l’esecutivo guidato dell’ex presidente della Bce. In questo magma è impossibile fare nomi e numeri precisi anche perché non tutti coloro che sono in disaccordo con la linea di Giuseppe Conte andranno via, visto che chi ha fatto un solo mandato elettivo con i 5 Stelle potrà essere ricandidato. Quindi ai novizi che vogliono essere rieletti in Parlamento conviene rimanere con Conte, mentre tutti coloro che hanno fatto già due mandati sono più propensi a cambiare partito. Inoltre non tutti quelli che vorrebbero andarsene potranno farlo perché è fondamentale lasciare qualche uomo nelle linee dell’avversario. 

 


In prima fila tra i sospettati di voler uscire dai gruppi M5S ci sono gli attuali membri del governo Draghi, i ministri (tutti al secondo mandato): Federico D’Incà, Rapporti con il Parlamento; Fabiana Dadone, Politiche Giovanili. L’unico ministro attualmente non in odor di addio al Movimento è quello dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, anche perché è l’unico ad avere svolto fino ad ora un solo mandato parlamentare. 


A questi vanno aggiunti i sottosegretari al secondo mandato: Carlo Sibilia all’Interno (molto vicino a Luigi Di Maio), Ilaria Fontana alla Transizione ecologica e Giancarlo Cancelleri alle Infrastrutture e Mobilità sostenibile (al secondo mandato incluso quello svolto presso il Parlamento regionale Siciliano). 
Alla Camera, il gruppo pentastellato guidato da Davide Crippa, il quale è ormai in aperto scontro con la posizione assunta da Conte contro Draghi, potrebbe contare su una ventina di deputati in uscita. In primis lo stesso Crippa, che è al secondo mandato come altri 24 deputati, tra cui spuntano big come l’ex ministro della Giustizia dei governi Conte, Alfonso Bonafede e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Anche un altro ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ai tempi in cui a Palazzo Chigi c’era il premier pentastellato, sarebbe in uscita dal Movimento, Stefano Buffagni, che è al secondo mandato, incluso quello svolto in Regione Lombardia. Nel caso di addio di Giancarlo Cancelleri al gruppo del Movimento, a seguirlo ci sarebbe anche la sorella Azzurra, che non ha mai digerito la decisione di Conte di non ricandidare il fratello per consentirgli di contendere a Nello Musumeci la guida della Regione siciliana. Anche Giulia Grillo, un’altra siciliana al secondo mandato con Marialucia Lorefice e Maria Marzana, sarebbe in predicato di lasciare il gruppo pentastellato alla Camera. Ma la pattuglia dei deputati meridionali del Movimentopronti al cambio di casacca non finisce qui. Infatti, ci sarebbero anche tre parlamentari al primo mandato pronti all’addio, il siciliano Eugenio Saitta e i calabresi Elisa Scutellà e Alessandro Melicchio, questi ultimi conterranei di un’altra big pentastellata che ha già lasciato l’M5s per iscriversi al gruppo di Di Maio, la sottosegretaria Dalila Nesci. 


ADDII IMMINENTI
Insieme a loro si parla degli addii imminenti anche della deputata toscana Elisabetta Barbuto, del bolzanese Maurizio Cattoi e del sardo Mario Perantoni. Al Senato, invece, i senatori del Movimento 5 Stelle in procinto di lasciare sarebbero Sergio Puglia e Angela Anna Bruna Piarulli. Ma non sono gli unici visto che i rumors parlano di 10-12 uscite in vista, un numero plausibile visto che i senatori 5 stelle al secondo mandato sono 14, inclusa l’ex ministra del Lavoro del Governo Conte, Nunzia Catalfo.

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