Intercettazioni, le nuove norme slittano al 30 giugno. Insorge Forza Italia: è il solito suq

L'aula della Camera
L'aula della Camera
1 Minuto di Lettura
Lunedì 9 Dicembre 2019, 17:22
Viene posticipata di sei mesi, al 30 giugno 2020 dal 31 dicembre 2019, la data per l'entrata in vigore della disciplina sulle intercettazioni. Lo prevede una bozza del dl Milleproroghe che dovrebbe essere inserito in manovra. Il rinvio è dettato dalla necessità di svolgere ulteriori attività di verifica dei sistemi dei singoli uffici delle procure della Repubblica e di adeguamento dei locali, le cosiddette sale di ascolto.

Immediata la protesta di Forza Italia: «Abbiamo sperato fino all'ultimo in una proroga dell'entrata in vigore dello stop alla prescrizione - sostiene il deputato azzurro Enrico Costa - invano. Invece, dopo più di due anni, due Ministri e tre Governi, Bonafede decide, con un emendamento alla legge di bilancio, di prorogare di altri 6 mesi l'entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni, usando la giustificazione risibile che non ancora tutte le misure organizzative sono state approntate. Ci sarebbe da chiedere conto a Bonafede di cosa abbia fatto lui al Governo in questo anno e mezzo, visto che il ritardo è a lui imputabile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA