Green pass, Garavaglia: «Estate senza certificato. E meno tasse per gli hotel»

«Bus turistici e tour operator, pensiamo di ridurre la contribuzione per sei mesi»

Estate 2022, il ministro del Turismo Garavaglia: «Sarà senza Green pass, e ora meno tasse per gli hotel»
Estate 2022, il ministro del Turismo Garavaglia: «Sarà senza Green pass, e ora meno tasse per gli hotel»
di Francesco Bisozzi
5 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Febbraio 2022, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 15:18

«Per una rapida ripartenza del turismo abbiamo deciso di puntare su Roma e su Marcell Jacobs, con un evento spot per la Capitale come non se ne vedevano da decenni, il replay ai Fori imperiali dei 100 metri di Tokyo che hanno visto trionfare l’Italia».

Esordisce così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, chiamato a rimettere in carreggiata un comparto che prima del Covid valeva 13 punti di prodotto interno lordo e che solo ora inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel. L’evento di giugno, stando ad alcune stime, può avere un effetto moltiplicativo di oltre 3 punti: per ogni euro speso, il sistema economico laziale reagirà con un incremento del pil pari a tre euro. «La rivincita dei 100 metri di Tokyo si terrà a giugno, a ridosso della festa della Repubblica, e sarà arricchita da una serie di eventi paralleli. Sport e grandi eventi sono una leva importante per generare flussi turistici».

Il Pnrr vede 1,2 miliardi di euro per la Capitale. Basteranno a riaccendere la voglia di vacanze romane?

«Roma è stata tra le città più colpite durante la pandemia dalla contrazione dei flussi turistici e dall’assenza del turismo a lungo raggio, insieme a Firenze e Venezia.

Un evento iconico come quello a cui stiamo lavorando, in collaborazione non solo con il Comune di Roma e il sindaco Gualtieri ma anche con il ministero della Cultura e quello della Difesa, servirà a fare della Capitale un simbolo della ripartenza del turismo in Italia. Inoltre la gara ai Fori Imperiali con Marcell Jacobs e gli altri finalisti di Tokyo farà da traino a futuri eventi, penso per esempio a Expo 2030. I contagi sono in diminuzione: è il momento di vendere l’Italia all’estero e di riportare da noi i turisti, a iniziare dagli americani».

Il Sostegni ter destina al turismo 413 milioni, ma quali saranno gli altri interventi?

«In arrivo misure per bus turistici, agenzie di viaggio, tour operator e alberghi. La via da seguire è quella della decontribuzione. Con un emendamento al Sostegni ter puntiamo a sei mesi di decontribuzione per agenzie di viaggio e tour operator. Per gli alberghi molto è stato fatto, per esempio con il credito di imposta sulle locazioni, ma non escludiamo ora anche uno sconto sull’Imu, per venire incontro a chi è anche proprietario delle mura. Per il turismo, tuttavia, il migliore aiuto è riaprire».

Si registrano passi in avanti anche sull’applicazione della Bolkestein alle concessioni balneari, dopo l’incontro di questa settimana tra lei, il premier Draghi e il ministro Giorgetti a Palazzo Chigi. In che direzione si sta muovendo il governo?

«Lavoriamo a una soluzione definitiva che tuteli gli interessi legittimi e protegga il settore rispetto alla procedura d’infrazione annunciata dalla Commissione europea. Chiaramente una famiglia con uno stabilimento balneare che vive solo di quello andrà difesa. Com’è noto il Consiglio di Stato ha limitato le proroghe al dicembre 2023, dunque il tempo stringe. Per intervenire però serve anche che le Regioni completino la mappatura di quello che è concessionato e di quello che ancora non lo è, in modo da avere un quadro preciso della situazione». 

A proposito di spiagge, si va verso un’estate green pass free?

«Bisogna seguire l’esempio della Francia, che già ad aprile potrebbe revocare il green pass. Il Covid è ai titoli di coda, la situazione sta tornando sotto controllo. La curva dei contagi è in rapida discesa e a breve potremo togliere le restrizioni che ostacolano la ripartenza del settore dell’accoglienza. La scorsa estate, con la campagna vaccinale ancora agli inizi, non c’è stato bisogno di nessun green pass, dunque non vedo perché a giugno dovremmo ancora avere operativo il certificato verde. Del resto, le attuali regole di ingresso in Italia, e l’obbligo di tampone per i turisti stranieri, sono decisamente più rigide rispetto a quelle dei nostri competitor, come la Spagna, giusto per citare un esempio, e hanno l’effetto di renderci meno attrattivi agli occhi di chi oggi sta prenotando una vacanza a Pasqua o a luglio».

I corridoi turistici Covid-free per le mete extra Ue verranno ampliati?

«Per prima cosa bisogna dire adesso che questi corridoi non scadranno a marzo. Chi oggi prenota per aprile vuole certezze. Poi ne andranno aperti di nuovi, ma bisogna convincere il ministero della Salute. A meno che il ministero della Salute, mi passi la battuta, non voglia usare il proprio budget per finanziare nuovi ristori per agenzie di viaggio e alberghi».  

© RIPRODUZIONE RISERVATA