Green pass in Italia, sarà tolta la quarantena agli stranieri: riconosciuti vaccini e test fatti in patria

Sarà tolta la quarantena agli stranieri, riconosciuti vaccini e test fatti in patria
Sarà tolta la quarantena agli stranieri, riconosciuti vaccini e test fatti in patria
di Francesco Malfetano
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 17:26

Vaccino, test negativo o guarigione. Sono queste le tre vie con cui il governo Draghi punta a normalizzare l'estate del turismo italiano. O meglio, già la primavera. Se infatti come ha spiegato ieri in conferenza stampa il premier «a partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo», nell'attesa l'Italia ha già «introdotto un pass verde nazionale che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio».
Due strumenti, il lascia passare italiano e quello Ue, che quindi paiono destinati a viaggiare su binari paralleli. E lo faranno, ma solo fino quando quest'ultimo non sarà pronto sia a livello legislativo (a Bruxelles ci stanno lavorando la Commissione e il Consiglio), che a livello tecnico (si sta sbrogliando il nodo privacy, il Garante è in contatto con il ministero della Salute, titolare del trattamento per rispondere agli avvertimenti avanzati dall'Autorità) quanto a livello tecnologico (il ministero della Transizione digitale guidato da Colao è al lavoro per rendere interconnesse le banche dati necessarie e implementare il tutto su una app).

 

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Pass verde - Prima però ci sarà appunto «il pass verde nazionale», uno strumento pensato per rilanciare non solo le prenotazioni degli italiani ma anche gli arrivi dall'estero prima di giugno. Il documento farà il suo esordio da qui a 10 giorni e, in pratica, altro non è che la certificazione già prevista dal decreto riaperture del 26 aprile scorso per consentire gli spostamenti da o verso regioni arancioni o rosse. La novità è che ora sarà utilizzato anche a fini turistici, perché integrato dalla circolare di Speranza che stabilisce i criteri di equivalenza tra i green pass degli altri Paesi e il nostro.

La Sanità in pratica, specificherà in che modo questi lasciapassare saranno uguali in tutta la Ue e permetterà ai turisti stranieri di non fare la quarantena di 5 o 10 giorni prevista in questo momento all'arrivo nella Penisola.


A chiarire come il documento funzioni nella pratica è Palazzo Chigi che, nelle faq pubblicate alcuni giorni fa, ha specificato come per spostarsi sul territorio nazionale sarà necessario «Aver completato la vaccinazione anti-SARS-CoV-2; essere guariti da Covid-19, con cessazione dell'isolamento; aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus».

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In altre parole le strade sono tre e afferiscono a modalità di rilascio diverse tra loro (oltre che validità differenti). Ad esempio la certificazione di avvenuta vaccinazione «ha una validità di 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale» ed è rilasciata, su richiesta, dalla struttura sanitaria che effettua l'inoculazione dell'ultima dose. Ed è sempre alla struttura che bisogna farne richiesta coloro che hanno già ricevuto la doppia dose. Il pass «per avvenuta guarigione» ha altresì una validità di 6 mesi dalla guarigione stessa ed è rilascita dalla struttura presso cui si è stati ricoverati o, in alternativa, dai medici di base e dai pediatri di libera scelta. Nel terzo ed ultimo caso, la certificazione «per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall'esecuzione del test» ed è prodotta, sempre su richiesta, «dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta».

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