Andare al ristorante con il Green pass «è come andare al cinema e mostrare il biglietto». La ministra Luciana Lamorgese sceglie questo paragone per definire l’atto di certificazione verde. Poi, parlando delle proteste dei ristoratori e degli esercenti che non hanno intenzione di chiedere il documento di identità al cliente, interviene ancora e dice: «Certo che non sono tenuti a chiedere la carta d’identità, e faremo una circolare come Viminale per spiegare che non sono tenuti a farlo. Nessuno pretende che gli esercenti chiedano i documenti, i ristoratori non devono fare i poliziotti». E allora a chi spetterà il compito di capire se il Green pass esibito da qualche giovane sia in realtà quello di Nonna Peppina? «Il rispetto delle regole è importante», aggiunge la ministra durante una diretta internet sul sito de La Stampa, le forze dell’ordine faranno «controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa. Dovranno essere i titolari dei locali a verificare il Green pass all’ingresso, anche se non potranno chiedere il documento di identità. Non si può pensare - insiste Lamorgese - che l’attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario, che è garantire la sicurezza».
Green pass e controlli, i dubbi
Insomma, tanto tuonò che piovve.
Le sanzioni
Spetterà, dunque, alle forze di polizia e ai vigili urbani, fare “blitz” nei locali per capire se è tutto in regola. Loro sì, potranno chiedere il documento al titolare del Green pass e, nel caso che il nome non corrispondesse scatterebbe un’accusa di falso. Mentre nessun rischio corre il gestore dell’esercizio commerciale che ha dovuto unicamente verificare che il cliente fosse in possesso della certificazione. Diverso è se tra le persone presenti ci sia qualcuno senza l’attestato, allora scatterebbero le sanzioni anche per lui. Il decreto in vigore prevede da 400 a 1.000 euro sia per chi viene trovato sprovvisto di pass, sia per chi non ha controllato. I gestori dei locali rischiano «se la violazione è ripetuta per almeno tre volte in tre giorni diversi, la chiusura, da 1 a 10 giorni, dell’attività imprenditoriale». «Rigorosamente prendiamo atto della decisione - spiega Mimmo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia - Auspichiamo, però, un po’ più di coerenza». Nel primo weekend di entrata in vigore dell’attestato verde le sanzioni non sono state tantissime, anche perché ora si mangia e si beve liberamente all’aperto. A Chiaia, a Napoli, sono stati 160 i controlli della po
Green pass, Ciciliano (Cts): «Le prossime chiusure dovranno essere solo per i non vaccinati»
Il dato
Nel frattempo, comunque, sul certificato verde e sulla sua efficacia è intervenuto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: «Venti milioni di green pass sono stati scaricati negli ultimi tre giorni. È un numero straordinario che dimostra la sensibilità e la partecipazione dei cittadini del nostro P