Potrebbe essere definito il governo delle seconde fila. Soprattutto se, tra giovedì e venerdì, il presidente del Consiglio incaricato dovesse leggere una lista di ministri sprovvista di tutti i big dei partiti che lo appoggiano, e che sono tanti. L'idea di trovarsi in Consiglio dei ministri con Zingaretti seduto accanto a Salvini e più in là Conte o lo stesso Renzi (che però si è già sfilato), non è da salti di gioia. Meglio, quindi,...
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