Fioramonti si difende: ho restituito ciò che dovevo, soldi a polo Taranto. Ma dal Mise lo smentiscono

Fioramonti: attacchi da M5S stupiscono, ho versato ciò che dovevo
Fioramonti: attacchi da M5S stupiscono, ho versato ciò che dovevo
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Venerdì 27 Dicembre 2019, 13:38 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 07:40

All'indomani delle dimissioni che hanno suscitato tante polemiche dentro e fuori il governo giallo-rosso, Lorenzo Fioramonti replica con un lungo post su facebook in cui respinge al mittente le accuse M5S di non aver restituito parte del suo stipendio come previsto dalle regole del Movimento e critica il Movimento stesso per la «poca trasparenza» del sistema di restituzioni. «Le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo Mediterraneo», aggiunge. Ma dal Mise precisano che fare versamenti al Tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile di Taranto è impossibile poiché non c'è ancora uno statuto istitutivo della fondazione.

Il caso Istruzione/ Il Paese che scommette sul passato - di F.Grillo

«Mi stupisce che tante voci della leadership del M5s mi stiano attaccando. E per che cosa? Per aver fatto solo ciò che ho sempre detto», scrive l'ex ministro dell'Istruzione. «Credo che sia la prima volta nella storia del nostro Paese che un ministro venga criticato perché ha fatto ciò che aveva annunciato. Non da giorni, ma da mesi. Io sono così: se una cosa la dico poi la faccio e per questo ho lottato senza sosta, anche da ministro, per porre la questione nel governo» dice Fioramonti ricordando le prime interviste in cui annunciò che si sarebbe dimesso se non avesse trovato almeno un miliardo per la ricerca.

«Forse - continua - non dovrebbe neanche stupire che mi giungano critiche da partiti i cui leader avevano promesso di abbandonare la politica in caso di sconfitta elettorale, ma sono ancora saldamente al loro posto. Quello che mi stupisce, però - accusa poi l'ex ministro - è che tante voci della leadership del M5S mi stiano attaccando in questo momento. E per che cosa? Per aver fatto solo ciò che ho sempre detto. Mi sarei in realtà aspettato il contrario: sarebbero dovuti essere loro a chiedermi di onorare la parola data favorendo le dimissioni, invece di chiedermi di fare quello che i politici italiani hanno sempre fatto: finta di niente».

Quindi Fioramonti definisce «farraginoso e poco trasparente» il sistema di rimborsi dei Cinquestelle, replicando a chi nel movimento lo ha accusato di non aver restituito circa 70mila euro. «Non potevano mancare le solite polemiche sui rimborsi - scrive infatti - In tanti, nel Movimento, abbiamo contestato un sistema farraginoso e poco trasparente di rendicontazione. Dopo aver restituito puntualmente per un anno, come altri colleghi, ho continuato a versare nel conto del Bilancio dello Stato e le mie ultime restituzioni saranno donate sul conto del Tecnopolo Mediterraneo». «Un piccolo gesto per dimostrare che la ricerca, soprattutto quella che può migliorare la qualità della vita, ci sta davvero a cuore». Il centro di ricerca cui intende destinare i fondi, scrive Fioramonti, è «un centro di ricerca pubblico che - da Viceministro prima e da Ministro poi - ho promosso a Taranto, una città deturpata da un modello di sviluppo sbagliato. Ed invito anche altri parlamentari 5 Stelle a fare lo stesso, non appena il conto sarà attivo». Nel post Fioramonti aggiunge: «ho chiesto a tutto il governo di fare di più per finanziare il Tecnopolo, che ad oggi riceve un esiguo finanziamento annuale di 3 milioni, perché è forse il segno più concreto per una comunità civica che - come tutti noi - ha bisogno di futuro».

«Non vogliamo entrare nei meriti politici - replicano dal Mise - possiamo però dire che è impossibile fare qualsiasi tipo di versamento alla fondazione Tecnopolo mediterraneo per lo sviluppo sostenibile di Taranto. Non è possibile farlo materialmente, visto che non c'è ancora uno statuto istitutivo della fondazione, che ricordiamo è stata ideata con la legge di bilancio dello scorso anno, e dunque non c'è nemmeno un conto su cui versare». «Manca il via libera formale del Mef allo statuto, quindi non c'è nulla su cui poter versare al momento», aggiungono le stesse fonti.

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