Dpcm, regioni rosse, arancioni e gialle: dai negozi agli spostamenti, cosa si può fare (e cosa no). Misure da venerdì

Dpcm, regioni rosse, arancioni e gialle: dai negozi agli spostamenti, cosa si può fare (e cosa no)
Dpcm, regioni rosse, arancioni e gialle: dai negozi agli spostamenti, cosa si può fare (e cosa no)
di Rosario Dimito
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Novembre 2020, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 12:14

Quattordici regioni nella zona gialla, tra cui il Lazio. Due nell’area arancione. Quattro nella zona rossa. Ecco l’Italia divisa in tre. Questa è l'ultima bozza che deve superare gli ultimi litigi fra governo e regioni, secondo le indicazioni del nuovo Dpcm che individua alcune misure di base valide per tutte, e specifiche restrizioni per le aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (arancione) e quelle contraddistinte da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (rosso).

Nuovo Dpcm, mascherina obbligatoria in classe anche alle elementari. Didattica online alle superiori

Le Regioni: la ripartizione per zone

Questa ripartizione è stata disegnata dalla Salute sulla base dell’indice Rt (diffusione del virus sui territorio nel tempo), dei focolai presenti e della saturazione delle strutture ospedaliere.

Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Marche, Provincia di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto rientrano nella fascia gialla. Puglia e Sicilia nella arancione. Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria nella rossa.


Tutte le aree devono osservare il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma sono ammesse deroghe per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sempre nelle tre fasce inoltre didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media; capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%); musei e mostre chiusi; corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
Nelle regioni gialle e arancioni centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; inoltre didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e terza media.

Gli spostamenti

Poi singolarmente sono previste misure differenti. La zona meno pesante è quella Gialla. In questi territori Consentiti sono ammessi trasferimenti fuori dai confini della Regione, a condizione che la regione accanto sia accanto sia nella stessa zona rischio moderato. Questo significa per fare un esempio concreto che dal Lazio non si può andare in Campania, perchè quest’ultima fa parte dell’area arancione. Così come chi sta in Liguria (zona arancione) non può recarsi in Emilia Romagna nè in Toscana (zone gialle). 


Nelle aree della seconda fascia è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; poi insieme alle zone rosse, bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie restano chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio; negozi chiusi, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali e mercati chiusi, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. 


Lombardia e le altre aree zona rossa hanno tre grandi divieti. Spostamenti in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; centri commerciali chiusi, ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno; didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e per le seconde e le terze medie. 

Infine secondo il centro studi parlamentari Nomos (www.nomoscp.com), restano valide le restanti disposizioni riguardanti: le limitazioni agli spostamenti da e per l’estero, gli obblighi di dichiarazione in occasione dell’ingresso nel territorio nazionale dall'estero, la sorveglianza sanitaria, l’isolamento fiduciario e gli obblighi di sottoporsi a test molecolare o antigenico a seguito dell’ingresso nel territorio nazionale dall’estero, gli obblighi dei vettori e degli armatori, le disposizioni sulle navi da crociera, sul trasporto pubblico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA