Dpcm, chi decide la chiusura delle piazze? Ira sindaci. Viminale: «Decisioni con i Prefetti»

Dpcm, sindaci in rivolta. L'Anci: «Governo scarica responsabilità del coprifuoco»
Dpcm, sindaci in rivolta. L'Anci: «Governo scarica responsabilità del coprifuoco»
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Lunedì 19 Ottobre 2020, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 20:12

Sindaci in rivolta contro il nuovo Dpcm. Secondo la bozza circolata in un primo momento i primi cittadini avrebbero potuto disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani dove si possono creare situazioni di assembramento. Poi il riferimento ai sindaci è stato tolto,e all'art.1 del decreto si legge che «delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico dopo le 21».

«La norma - ammette il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a Rainews24 - è stata smussata.

Detto questo, se c'è un quartiere da chiudere lo decidono i sindaci , i sindaci sanno che lo Stato è al loro fianco 24 ore su 24, dobbiamo tornare alla collaborazione massima».

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Poi, la precisazione del Viminale: «Col nuovo Dpcm lo Stato non abbandona i Comuni né li investe di responsabilità improprie: i primi cittadini, che sono autorità sanitarie locali, saranno ovviamente supportati in tutto dai Prefetti, negli appositi Comitati provinciali di ordine pubblico. Ed è proprio con i Prefetti e nei Comitati Provinciali che si potranno valutare casi particolarmente delicati in cui risultasse necessario, opportuno e possibile chiudere al pubblico strade o piazze». Lo ha detto il Sottosegretario all'Interno con delega agli Enti Locali, Achille Variati.

Decaro: Il Governo scarica le responsabilità

Ma i primi cittadini non ci stanno. «Il governo ha voluto scaricare la responsabilità del coprifuoco sui sindaci: non è possibile che siano i sindaci a chiudere le piazze e le vie della movida. I sindaci non possono controllare, per questo abbiamo preteso che sparisse dal testo del Dpcm la parola sindaco», ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, parlando a Radio Capital.

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«Per come è scritto il decreto non si capisce chi deve fare che cosa - ha aggiunto - Oggi ho chiesto al prefetto di convocare il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza con le forze dell'ordine e la Asl. Ho bisogno di capire - ha detto Decaro - quali sono le aree che possono creare problemi dal punto di vista del contagio, quante persone devo stare in quell'area. Poi questore e prefetto mi devono dire chi controlla quelle aree, che non può chiudere il sindaco».

«Nel testo definitivo è stato tolto il riferimento esplicito ai Sindaci che c'era nella bozza, citato da Conte in conferenza stampa. Ma non si dice a chi competerebbero quelle misure: se ai Sindaci, ai Prefetti, ai Presidenti di Regione. Né con quali mezzi si possano attuare», rincara la dose il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. «Per chiudere una piazza con cinque vie d'accesso - aggiunge Gori - servono almeno dieci agenti. Chi li ha? Poi però, dice il DPCM, bisogna consentire l'accesso agli esercizi commerciali e alle abitazioni. Come si controlla? E se la gente si sposta e si assembra nella via accanto? Inapplicabile».

«Il sistema di tracciamento non sta più funzionando, il contagio è fuori controllo, l'assistenza domiciliare che è fondamentale non c'è un'unità che la faccia, le terapie intensive sono quasi tutte piene così come i posti negli ospedali, medici e infermieri sono già al collasso. È normale che così facendo arriveremo al lockdown». Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in riferimento alla situazione in Campania, in un'intervista a Radio Cusano Campus che ne ha diffuso una sintesi.

«Noi ci prendiamo responsabilità ogni giorno. Il problema di questo Dpcm è che la norma che prevede la chiusura di piazze e strade non indica nulla sulle modalità, sui controlli, sulle responsabilità. Dopo sei mesi di esperienza sul fronte del Covid siamo sorpresi che si introduca una misura così generica. Si dica con chiarezza con quali modalità noi possiamo chiudere piazze e strade, si dica ai prefetti di supportare al massimo i sindaci. Un sindaco da solo non può usare questi strumenti». Così il sindaco di Firenze Dario Nardella a 'Omnibus' su La7.

Dpcm, tutte le misure

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