Coprifuoco a maglie larghe, specie nelle regioni gialle. Chiusura di vie e piazze non solo dopo le 21, da parte dei sindaci, per evitare assembramenti e scongiurare il rischio movida, ma anche durante l’intera giornata o per porzioni di essa. E infine deroga al divieto assoluto di uscire dalle 22 alle 5 non soltanto per motivi di urgenza, ma anche per fare volontariato.
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Nelle 14 pagine della circolare del Viminale firmata dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi, nella quale si forniscono ai prefetti delucidazioni sul Dpcm del 3 novembre che ha suddiviso l’Italia in tre fasce di rischio, vengono spiegate meglio «le nuove misure ispirate a una più stringente strategia di mitigazione del contagio» da coronavirus, con «interventi in ragione delle differenti criticità rilevate nei territori». È sempre possibile andare a messa, ma va fatto vicino a casa e rispettando sempre la normativa anti-contagio. Nelle zone rosse, quelle dove il rischio contagio è più alto e i divieti più severi, è necessario raggiungere il luogo di culto muniti di autocertificazione. È consentito anche partecipare alle manifestazioni pubbliche, indossando sempre la mascherina, rispettando la distanza di sicurezza ed evitando di creare assembramenti. Il Viminale, comunque, anche per i residenti nelle zone arancioni e nelle zone gialle, fa appello al senso di responsabilità dei cittadini: la raccomandazione è di limitare al massimo gli spostamenti.
Su mobilità e servizi di ristorazione si concentrano le misure più rigorose nella zona arancione (Puglia e Sicilia): divieto di spostamento fuori dalla regione o dal comune di residenza, tranne in caso di necessità o urgenza, o espletamento di attività didattiche e formative. Il rientro al domicilio è sempre consentito, ma deve essere giustificato. Sospesi i servizi di ristorazione, con l’eccezione di mense e catering, ma resta consentita la consegna a domicilio, mentre il servizio d’asporto è autorizzato fino alle 22. Questo non vale per gli alberghi: i ristoranti all’interno delle strutture non hanno limiti di orario, ma devono funzionare solo per i clienti.
Nelle aree caratterizzate dallo scenario di massima gravità (Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta), il divieto più stringente è quello di spostamento anche all’interno del comune di residenza. Restano consentiti solo i movimenti per motivi di lavoro, salute e necessità, così come il rientro al proprio domicilio, ma serve l’autocertificazione, necessaria anche per lo svolgimento di attività motoria e sportiva vicino a casa. Scuole a distanza dal secondo anno delle secondarie.
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