Discoteche chiuse fino al 31 gennaio, Speranza: «Divieto anche per le feste in piazza». Misure approvate all'unanimità

L'annuncio del ministro della Salute dopo il Cdm

Speranza: «Discoteche chiuse fino al 31 gennaio e divieto di feste in piazza»
Speranza: «Discoteche chiuse fino al 31 gennaio e divieto di feste in piazza»
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 20:09 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 00:30

Discoteche chiuse fino al 31 gennaio. È la novità annunciata dal ministro della Salute Speranza nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. «Resteranno chiuse fino al 31 gennaio prossimo le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari». 

Stop a feste in piazza e concerti fino al 31 gennaio

Stop anche a feste in piazza. «Dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge fino al 31 gennaio 2022, sono vietati le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti», aveva confermato la bozza. 

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Speranza: siate prudenti

«Il Governo ha innalzato il livello delle precauzioni.

Arrivano giorni festivi, i giorni di Natale e Capodanno ed è importante che i comportamenti individuali siano adeguati - ha detto Speranza -. Massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento».

 

Le associazioni: siamo distrutti, governo delittuoso

«Siamo distrutti. Si è cancellato un intero comparto produttivo del nostro Paese. Da oggi 200mila persone sono a casa senza sapere il motivo per cui loro e solo loro sono a casa e non potranno lavorare. Trovo intollerabile che sulla pelle di queste persone e di queste imprese si cerchino di risolvere i problemi del Paese». È il commento di Gianni Indino, presidente Silb dell'Emilia-Romagna, allo stop alle discoteche. Domani il sindacato si riunirà «per trovare una condivisione su azioni da intraprendere perché si ponga fine a questo comportamento delittuoso nei confronti del nostro settore».

 

Omicron 5 volte più contagiosa

La variante Omicron «ha dei tempi di incubazione e raddoppio del numero dei soggetti infettati molto superiore a quelle precedenti. Secondo alcuni studi avrebbe una contagiosità di 5 volte superiore alla Delta». Lo ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli ribadendo la necessità di «proteggerci». «Abbiamo gli strumenti, i vaccini, sia le evidenze che ci indicano in maniera molto chiara che i vaccini ci proteggono dalla possibilità di sviluppare la malattia in maniera grave - ha sottolineato - La dose booster incrementa l'efficacia vaccinale al 93% per la malattia grave e al 75% dal rischio di contagiarsi».

 

Brusaferro: Omicron diventerà dominante

«Serve essere prudenti e associare ai comportamenti una copertura immunitaria adeguata» nei confronti della variante Omicron, ora con una prevalenza di poco superiore il 28%, che diventerà in poche settimane dominante. «Ora siamo in cocircolazione con Delta», ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro. «Per comprendere meglio la variante omicron c'è un impegno a livello mondiale e in questa fase è importante usare la massima prudenza».

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