Conferenza stampa, Speranza: «Allarme contagi in Europa, accelerare su terza dose». Figliuolo: «Verso ampliamento platea». Locatelli: è pandemia dei non vaccinati

Conferenza stampa Speranza-Figliuolo
Conferenza stampa Speranza-Figliuolo
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Venerdì 5 Novembre 2021, 10:41 - Ultimo aggiornamento: 14:47

Il ministro della Salute Roberto Speranza, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Francesco Figliuolo e Conferenza stampa Speranza-Figliuolo e il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli sono intervenuti in conferenza stampa per fare il punto sulla situazione Covid e sulla campagna vaccinale. 

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Speranza: accelerare su terze dosi

«Nel quadro europeo i numeri dell'Italia si possono considerare tra i migliori ma è evidente che allarme dell'Oms va considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere con la campagna di vaccinazione», ha detto il ministro Speranza in apertura di conferenza stampa mostrando la mappa dei contagi del vecchio continente.  «I numeri» dei contagi «dell'Italia sono fra i migliori in Europa: l'incidenza è in crescita ma il dato è di gran lunga più basso» rispetto agli altri Paesi. Stiamo accelerando sulle terze dose, pensiamo questo sia il terreno dove concentrare tutte le nostre energie». 

«La campagna di vaccinazione è e resta lo strumento per gestire l'andamento dell'epidemia, dove le vaccinazioni hanno percentuale più alta l'incidenza dei casi è più bassa, basta vedere cosa succede nell'Est Europa con bassa percentuale di vaccinazione e forti difficoltà di contagi, ospedalizzazioni e decessi», ha aggiunto Speranza facendo l'esempio della Romania e dell'Ucraina che ieri ha fatto registrare oltre 600 decessi in un giorno. 

Dalla prossima settimana «lavoreremo per allargare la dose di richiamo del vaccino anche ad ulteriori fasce generazionali. Dobbiamo ancora recuperare sulle prime dosi e accelerare sulle terze dosi, raccomandate a tutti i fragili indipendentemente dall'età e a coloro che hanno avuto il monodose J&J e per gli over60», ha detto il ministro.​ «Le mascherine restano obbligatorie al chiuso ma vanno usate in tutti i casi in cui c'è un rischio di assembramento: è importante insistere sulle misure ed i comportamenti che, insieme alla campagna vaccinale, restano elementi fondamentali per gestire questa fase della pandemia».

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«Le regole di cui disponiamo funzionano: in questo momento l'Italia è tutta bianca e il cambio di colore avviene sulla base dell'occupazione ospedaliera e ora nessuna Regione è in condizioni per uscire dall'area bianca.

Credo che se continuiamo a investire sulla campagna di vaccinazione potremo avere uno scudo per gestire al meglio la stagione autunnale e invernale che è quella più critica per i virus. Inoltre vige l'obbligo delle mascherine al chiuso e l'obbligo all'aperto qualora ci sia rischio di assembramenti», ha spiegato Speranza risponde a una domanda su possibili nuove restrizioni.

«Il green pass è uno strumento decisivo per il controllo epidemico perchè rende più sicuri i luoghi in cui è utilizzato ed ha avuto un effetto incentivante per la campagna di vaccinazione - ha precisato il ministro - Quindi l'intenzione del governo è continuare ad utilizzare questo strumento decisivo e non sono all'ordine del giorno delle modifiche rispetto alla modalità di utilizzo del Green pass».  «Sullo stato d'emergenza il governo deciderà nelle giornate immediatamente precedenti alla scadenza. Ciò che è sotto gli occhi di tutti è che i dati ci indicano una crescita della curva epidemica ma il governo valuterà poco prima della scadenza dello stato di emergenza».

Figliuolo: verso ampliamento platea terza dose

«Siamo all'83,3% di vaccinati con ciclo completo, circa 45 milioni di cittadini. Coloro che hanno fatto almeno una dose sono oltre 46 millioni pari all'86% a cui possiamo sommare i 600 mila guariti: questo ci porta all'87,7% di persone che hanno una qualche copertura. A dirlo nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi è il generale e commissario per l'emergenza Covid  Francesco Figliuolo

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«Il ministro Speranza ha già detto che ci potrà essere ampliamento della platea» delle categorie da vaccinare per la terza dose, per altre fasce di età. «Ieri abbiamo superato le 110mila terze dosi effettuate - ha aggiunto - Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo, lo avremo tra dicembre e febbraio. In molte regioni sono stati razionalizzati gli hub, ma questa è una scelta condivisa con noi: non avremo più i picchi della vecchia stagione, non arriveremo mai sopra le 350mila somministrazioni al giorno di picco massimo».

Locatelli: è pandemia dei non vaccinati

«Il ministro tedesco ha parlato di pandemia dei non vaccinati: ci troviamo in un momento in cui il rischio di sviluppare la patologia grave e fatale è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non lo è». Lo ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli, aggiungendo che «abbiamo il 9% in più dei vaccinati rispetto alla Germania, un successo della organizzazione e della sensibilità popolazione italiana». 

«È evidente che ci troviamo ad uno scenario epidemiologico composito dove il rischio di essere infettati è diverso fra i vaccinati e i non vaccinati: secondo l'analisi dell'Iss nessuno dei vaccinati colpiti dal virus, fino a 59 anni, è stato ricoverato in terapia intensiva». Ha sottolineato  Locatelli. «Condivido la definizione di 'pandemia dei non vaccinati'», ha aggiunto. «Terza dose è sicura e io stesso l'ho ricevuta senza problemi», ha aggiunto. 

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«Bisogna incrementare la vaccinazione in chi non l'ha fatta ed è importante sottoporsi alla terza dose come protezione» per fragili, anziani e personale medico. «Vanno evitati assembramenti e partecipazione a feste» se non ci sono mascherine e «il rischio circolazione virus è importante».

Sulla pillola Merck Locatelli ha dichiarato che «l'Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna. Ciò al fine che anche l'Italia possa avere a disposizione anche questa arma».

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