Festa Napoli, De Luca a Salvini: «Presto la risposta a un somaro». Il leghista: «Dove eri?»

De Luca a Salvini sul dopo Coppa Italia: «Presto la risposta a un somaro geneticamente puro»
De Luca a Salvini sul dopo Coppa Italia: «Presto la risposta a un somaro geneticamente puro»
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Giovedì 18 Giugno 2020, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 15:28

Vincenzo De Luca  dà del somaro a Matteo Salvini per le sue critiche ai festeggiamenti-assembramenti a Napoli per la vittoria nella finale della Coppa Italia contro la Juventus. E questa volta  Crozza  farà davvero molta fatica a esibirsi in un'imitazione all'altezza dell'originale governatore della Campania.

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«Daremo domani, senza fretta, una risposta congrua a un somaro geneticamente puro. Per il resto, parlando di cose piacevoli, onore a Rino Gattuso e lunga vita al catenaccio, che si conferma uno strumento di perfida efficacia nel fare impazzire gli avversari, e capace di produrre un godimento sportivo di rara intensità».

 



Lo scrive su Facebook il governatore della Campania Vincenzo De Luca in risposta alle polemiche sui festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia. Tra i critici che hanno chiamato in causa direttamente De Luca c'è Matteo Salvini. E, per dirla tutta, c'è pure l'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Il leader della Lega in mattina si era chiesto: «Mi domando dove era il signor De Luca, quello che era pronto a usare il bazooka contro i milanesi e gli italiani che andavano in giro per la Campania. Forse ieri De Luca si era addormentato», ha detto Salvini, commentando a «Mattino 5» su Canale 5, le scene di festa collettiva, senza alcun rispetto per le norme di prevenzione del Coronavirus, che hanno accompagnato in città la vittoria del Napoli in coppa Italia.

 


«Di sicuro per qualcuno della sinistra la responsabilità di quanto è accaduto è mia - ha ironizzato Salvini rispondendo a una domanda fu quale deve essere l'autorità che avrebbe dovuto impedire gli assembramenti - dipende dal comune per la gestione della Polizia municipale, dalla regione che deve emettere le ordinanze e dal ministero dell'Interno che deve gestire l'ordine pubblico». «Quindi il ministro Lamorgese, il governatore De Luca e il sindaco de Magistris, che mi hanno tirato in ballo per mezzo metro quadrato di distanza in una piazza o per una mascherina messa male per due centimetri, mi sembra che dovrebbero guardare le immagini dove ci sono migliaia di persone festanti. Sono contento per loro, per Gattuso e i tifosi del Napoli».


Se dipendesse da me - ha concluso Salvini - comunque lascerei più libertà alle persone. È stato giusto chiudersi in casa, ma adesso gli italiani chiedono la libertà di amare, di uscire, di ascoltare musica, di passeggiare. Speso che il governo si sia dimenticato dei 60.000 spioni che avrebbero dovuto seguire gli italiani. Vanno avanti? Non mi stupisco».

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