Governo, M5S supera lo scoglio Casaleggio ma non Rousseau: ora la base va convinta sul Pd

Governo, M5S supera lo scoglio Casaleggio ma non Rousseau: ora la base va convinta sul Pd
Governo, M5S supera lo scoglio Casaleggio ma non Rousseau: ora la base va convinta sul Pd
4 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Agosto 2019, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 12:42

L'ipotesi di governo giallo-rosso sembra aver superato anche lo scoglio più duro: quello delle perplessità di Davide Casaleggio sulla «svolta» a sinistra dell'alleanza di governo. Più difficile invece la soluzione della consultazione degli iscritti su Rousseau, visti i tempi ristrettissimi della crisi. Un vertice lampo convocato a Roma, a cui hanno presto parte i «big» del Movimento con Luigi Di Maio e il figlio del co-fondatore del Movimento, ha fugato anche i dubbi del responsabile di Rousseau. D'altra parte l'ipotesi di accordo che lascerebbe la premiership a Giuseppe Conte sarebbe per il M5s un punto di vittoria che sarebbe impossibile respingere. Nonostante la sirena leghista abbia tentato fino alla fine a portare Luigi Di Maio dalla sua, prospettandogli la consegna della Presidenza del Consiglio, il M5s ha deciso di giocare la partita con il Pd ed ha deciso di portare su questa ipotesi di accordo anche il responsabile della piattaforma M5s.

LEGGI ANCHE --> Quirinale, consultazioni al via da domani: mercoledì Pd e M5S

Troppo grande sarebbe stata la frattura interna nel Movimento di fronte ad una sua opposizione, soprattutto dopo il via libera ad esplorare l'intesa da parte di Beppe Grillo che oggi, nonostante fosse atteso a Roma, non ha neppure preso parte ad un incontro dei vertici con Casaleggio. Un incontro, spiegano esponenti pentastellati, convocato proprio «per convincere Davide» e a cui hanno preso parte, tra gli altri, i ministri Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, i capogruppo di Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, il presidente dell'Antimafia Nicola Morra. A suggellare il via libera all'ipotesi di governo con i dem sarà anche la piattaforma degli iscritti al Movimento Rousseau. I vertici pentastellati hanno deciso di procedere con il voto ma non hanno ancora deciso quando: per indire le consultazioni on-line servono infatti 24 ore di preavviso degli iscritti. Il tempo è di fatto scaduto anche se il passaggio sulla rete viene dato per certo in ambienti del Movimento. D'altra parte, come in altre occasioni, di fronte alle perplessità che, a giudicare dai commenti sui social, avrebbe manifestato la base, un chiarimento sulla piattaforma in cui possono votare solo gli iscritti appare di fatto indispensabile. Domani sera, inoltre, si riunirà un'assemblea dei parlamentari M5s: un'assise che è stata sempre favorevole a tentare un'intesa con i dem e soprattutto a chiudere l'esperienza di governo con la Lega, tanto da dare mandato ai capigruppo a procedere in tal senso.

Ora che la possibile intesa si fa più vicina, i dubbi iniziano a scalfire anche le certezze dei più convinti. In attesa della formalizzazione dell'intesa impazzano anche i totonomine: tra i 5 Stelle si dà per scontato che l'accordo con i dem implichi anche la presenza del capo politico Luigi Di Maio nel nuovo esecutivo e c'è chi lo incalza proponendo per lui addirittura la responsabilità del Viminale. Un azzardo che probabilmente non andrà in porto ma che la dice lunga sul sentimento di rivalsa sulla Lega che anima i pentastellati. Di Maio intanto ostenta tranquillità: nella giornata clou per le sorti della crisi il vicepremier e capo politico si è concesso una mattinata senza incontri di lavoro nella sua casa romana, una pausa per un pranzo in un ristorante vicino alla sua abitazione con la sua fidanzata Virginia Saba, in abiti molto casual. Poi nel primo pomeriggio rimessi gli abiti di rito, si è recato prima a palazzo Chigi, poi all'incontro con Casaleggio e infine a quello con il segretario del Pd Nicola Zingaretti e poi anche con il premier.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA