M5S, Cecconi e il caso rimborsi: "Impegno alle dimissioni? È carta da culo..."

M5S, Cecconi e il caso rimborsi: "Impegno alle dimissioni? È carta da culo..."
M5S, Cecconi e il caso rimborsi: "Impegno alle dimissioni? È carta da culo..."
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Venerdì 23 Marzo 2018, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 16:18

«Ho firmato con Luigi un impegno che prevedeva le mie dimissioni una volta eletto, ma poi ho anche chiamato una mia amica in Cassazione e lei mi ha detto che quel documento lo posso anche cestinare. Insomma, è carta da c...o. Io posso anche presentarle le mie dimissioni, ma devono essere votate dalla Camera e questo non accadrà mai, lo sappiamo tutti». Lo dice - in un'intervista a La Stampa - Andrea Cecconi, finito nella polemica M5s sui rimborsi, e sospeso per questo da Di Maio.

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Si è presentato regolarmente alla Camera, dove è stato eletto, e si è iscritto al gruppo misto. Concetto ribadito anche a Corriere della Sera e Repubblica. Sulla presidenza della Camera seguirà comunque la linee del Movimento: «Seguirò le indicazioni di voto di Di Maio. Se sarà Roberto Fico o Riccardo Fraccaro, a me va bene comunque. Rimango un uomo del Movimento, anche se mi hanno sospeso».

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Dice anche di aver ricevuto offerte da altre forze politiche: «Mi hanno cercato in tanti, da tutti i partiti. Non ho mai risposto al telefono, né ai messaggi che mi hanno mandato. Che me ne frega a me di passare con Berlusconi o qualcun altro?». A Repubblica dice di non aver parlato ancora con Di Maio: «Ci sarà modo. Adesso ha altro da fare, in campagna elettorale non era il caso. Ha detto cose contro di me, ma so che doveva. So come siamo fatti meglio di chiunque altro. Non porto rancore. Mi hanno chiesto di non metterli in imbarazzo e non ho detto nulla», «non supplico di rientrare, mi dispiace non far parte del gruppo, quello sì, ma non imploro». 

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