Frammentato, sostenibile e soprattutto mobile. Il lavoro del futuro fugge dagli schemi delle generazioni pre-pandemia e schiva la “trappola del posto fisso”, ormai sogno di un’Italia al passato.
Per i giovani la libertà e a flessibilità diventano aspetti imprescindibili della propria carriera, percepita “non più come una linea continua dalla maturità alla pensione - afferma Fabiana Andreani, esperta di orientamento e carriera - ma come un susseguirsi di brevi esperienze”.
Con noi Pasquale Tridico, presidente dell’Inps e Andrea Bassi, giornalista del Messaggero.
Grandi dimissioni anche in Italia: quando il lavoro non rende felici