Azovstal, la resa e il destino dei prigionieri di guerra: «I soldati rischiano la condanna a morte». Ipotesi Norimberga 2

Martedì 31 Maggio 2022, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 17:39

Ai processi di Kiev contro i militari russi per crimini di guerra la Russia risponde con l'ipotesi di istituire un tribunale in stile Norimberga per processare i combattenti evacuati dall'acciaieria Azovstal.

Un processo politico, giustificazione dell'invasione ai fini della 'denazificazione’ e anche un modo per bypassare un possibile scambio di prigionieri che riporterebbe a casa i soldati del reggimento Azov, che secondo quanto dichiarato il ministro della Giustizia dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Yuri Sirovatko «potrebbero essere condannati a morte».

Mariateresa Cacciapuoti del Comitato Internazionale della Croce Rossa, che si trovava fuori dall'acciaieria al momento della resa, racconta i momenti dell'evacuazione dei soldati e dei civili. Con noi Mauro Evangelisti, giornalista del Messaggero.

 

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Valentina Panetta

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