Il principe Harry cerca una scorta per non finire come Lady Diana

Presto Harry potrebbe diventare il primo membro della famiglia reale dell'età moderna a portare il Governo di Sua Maestà davanti all'Alta Corte di Londra

Harry vuole di nuovo la scorta: scontro con la Royal Family. «Il principe vorrebbe tornare a casa in sicurezza»
Harry vuole di nuovo la scorta: scontro con la Royal Family. «Il principe vorrebbe tornare a casa in sicurezza»
di Chiara Bruschi
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Domenica 16 Gennaio 2022, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 12:17

A distanza di due anni dalla decisione di lasciare Londra, l'atmosfera tra il principe Harry e il suo paese natio è tutt'altro che serena. E l'ultima notizia che lo riguarda rappresenta l'ennesimo grattacapo per la regina Elisabetta, a ridosso di una settimana sufficientemente complicata. Proprio nei giorni scorsi la sovrana ha dovuto mettere al bando dalla vita pubblica, togliendogli i titoli militari e il diritto a essere chiamato Sua Altezza Real, il figlio Andrea, che dovrà difendersi a New York dall'accusa di aver abusato di Virginia Giuffre, ai tempi minorenne. E ora ecco un'altra gatta da pelare: presto Harry potrebbe diventare il primo membro della famiglia reale dell'età moderna a portare il Governo di Sua Maestà davanti all'Alta Corte di Londra. Attualmente il principe ha presentato un ricorso contro il ministero dell'Interno, l'Home Office, che ha rifiutato di fornire a lui, alla moglie Meghan e ai figli Archie e Lilibet la protezione di Scotland Yard durante la loro permanenza su suolo britannico. I duchi di Sussex hanno sempre goduto della protezione della Metropolitan Police a spese dei contribuenti quando erano impegnati come membri senior della royal family. Tuttavia, una volta lasciato questo ruolo nel 2020, hanno perso tale diritto e hanno dovuto iniziare a sostenere privatamente i costi della loro sicurezza. Una situazione che continua ancora oggi.

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La preoccupazione

Il duca di Sussex ha però chiesto al ministero dell'Interno inglese di poter nuovamente usufruire del supporto di Scotland Yard nel Regno Unito, precisando di essere disposto a pagarne il costo di tasca propria.

Il motivo? I legali del principe hanno sottolineato come l'attuale scorta dei Sussex non abbia sufficiente giurisdizione all'estero e soprattutto non abbia accesso all'intelligence necessaria per proteggere lui, la moglie e i figli. Informazioni che invece la polizia inglese detiene. E il pericolo sarebbe concreto, stando agli avvocati, visto che la famiglia avrebbe già ricevuto «minacce estremiste e naziste ben documentate». In aggiunta, come hanno precisato i suoi portavoce, Harry è sesto in linea di successione al trono e ha combattuto in Afghanistan. «Il Regno Unito sarà sempre la casa del principe Harry e un paese in cui vuole che sua moglie e i suoi figli siano al sicuro. Se manca la protezione della polizia, il rischio diventa troppo grande», hanno aggiunto come rivelato dal Guardian. «L'obiettivo del Principe Harry è sempre stato molto semplice: assicurare la sicurezza per se stesso e la sua famiglia nel Regno Unito, cosicché anche i suoi figli possano conoscere il suo paese natale. Harry, hanno precisato, «non può tornare a casa» perché sarebbe troppo pericoloso. Molto più pericoloso rispetto agli Stati Uniti, dove non ci sono - al contrario dell'Inghilterra - gruppi di estremisti e mitomani arrabbiati contro i Sussex per la decisione che hanno preso di lasciare Londra.

Il nipote della regina si sta quindi ribellando al rifiuto dell'Home Office, definito «irragionevole, opaco e inconsistente». Per il portavoce dei Sussex, la decisione non ha preso sufficientemente in considerazione la posizione del principe, ha sminuito le minacce ricevute e le conseguenze di un eventuale attacco ai suoi danni - un membro della royal family - su suolo britannico. I suoi rappresentanti hanno aggiunto, inoltre, che il loro assistito si era già detto disposto a pagare la sicurezza durante l'incontro a Sandringham nel 2020. E anche in quell'occasione la sua offerta era stata rigettata.

La causa

Ora, però, di fronte a un altro rifiuto, Harry ha presentato ricorso ed è in attesa di responso. Se il caso dovesse proseguire ulteriormente, si finirebbe davanti all'Alta Corte di Londra. La preoccupazione secondo il team dei Sussex è più che motivata. Quando lo scorso luglio Harry si recò a Londra per l'inaugurazione della statua dedicata alla madre Diana, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo sessantesimo compleanno, la sua auto fu inseguita dai fotografi e compromise la sua sicurezza. Un'immagine, quella dei paparazzi che lo assediano a tutta velocità, che da sempre lo ha ricondotto alla morte della madre, rimasta vittima di un incidente stradale nel tunnel dell'Alma a Parigi, il 31 agosto 1997, mentre il suo autista tentava di seminare i fotografi.

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