Jacopo Mastrangelo: «Sabato tornerò a suonare sul tetto però ora è diverso»

Jacopo Mastrangelo: «Sabato tornerò a suonare sul tetto però ora è diverso»
Jacopo Mastrangelo: «Sabato tornerò a suonare sul tetto però ora è diverso»
di Cristiana Mangani
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Mercoledì 18 Novembre 2020, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 20:20

Sabato prossimo suonerà di nuovo dalla terrazza che guarda Piazza Navona. Sono passati parecchi mesi dal lockdown di marzo, ma Jacopo Mastrangelo, il diciannovenne che ha incantato con la sua chitarra elettrica i romani e non solo, è ancora pronto a dare conforto e a tenere compagnia a chi sta chiuso in casa per il coprifuoco.

C'era chi cantava dai balconi e chi, come te, suonava. Ora sembra che nessuno abbia più voglia di partecipare al rito collettivo, cosa è cambiato dall'inizio dell'epidemia?
«C'era un altro spirito, nonostante i tanti decreti e restrizioni, forse si pensava che sarebbe durata poco.

C'era molta speranza di uscirne».

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E ora, quale è lo stato d'animo di chi è giovane come te?
«Io voglio essere ottimista, sono certo che finirà, anche se nessuno pensa più ad andare in discoteca, a ballare. È inimmaginabile. Si cerca solo di non finire nuovamente nel lockdown totale».

Qual è la prima cosa che farai quando il Covid sarà un brutto ricordo?
«Farò una grande cena con tanti amici, e vedrò anche i parenti. Non posso andare da mia nonna, sarebbe rischioso, ed è un grande dispiacere».

Tra poco più di un mese sarà Natale, che festa ti aspetti?
«E che ci si può aspettare? Non si potrà fare molto. Forse potrà essere l'occasione per rafforzare lo spirito natalizio, un modo per stare più in casa».

Come combatte il lockdown chi ha vent'anni?
«Non è facile vedere gli amici, non si può incontrare nessuno. Io, per fortuna, sono fidanzato, ma anche trovare una ragazza in questo periodo è complicato. Ti aiutano le videochiamate, i social. Non ci vede più neanche a scuola o all'università».

Tu hai fatto la maturità nell'epoca del Covid, con che studi hai scelto di proseguire?
«Ero abbastanza spaventato dall'esame. Ma è andata, e ora mi sono iscritto a Economia».

Cosa suonerai sabato prossimo?
«Sarà una sorpresa. Dipende dallo stato d'animo che avrò. Suonerò al tramonto. Una musica che sia anche un augurio, affinché passi in fretta questo brutto momento».
A cominciare da piazza Navona, così irreale con tutto quel silenzio.

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