È Giulio Milani, 52 anni, editore, no vax e anche candidato alle prossime comunali per “Massa insorge. Marco Lenzoni sindaco”, il presunto autore dell'aggressione a Giuseppe Conte al suo arrivo oggi a Massa, prima tappa del tour per le amministrative del leader del M5s oggi in Toscana. In un video che gira sui social si vede Conte che viene avvicinato da un uomo che sembra volerlo salutare ma che invece lo colpisce con la mano al volto, venendo poi allontanato dai presenti che gli urlano cosa fai. L'uomo è stato poi portato in questura. Nei suo confronti, da quanto si apprende, dovrebbe scattare una denuncia per le ipotesi di percosse e per l'articolo 342 del codice penale, oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario. Da quanto riferito, Conte non ha riportato conseguenze dallo schiaffo ricevuto e ha proseguito il suo intervento elettorale a Massa da dove poi si è spostato a Pisa. Milani invece è stato allontanato dalla polizia che lo ha poi accompagnato in questura.
Giulio Milani, chi è
Da ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista...», dice all'Adnkronos Milani.
“Il golpe bianco”
Nel suo profilo sul sito di Massa insorge, si legge «il Comitato provinciale dei genitori di libera scelta di Massa Carrara per dare sostegno alla lotta contro la legge Lorenzin e la discriminazione dei bambini in materia di obblighi vaccinali. Infine è arrivato il marzo 2020 e il golpe bianco di Giuseppe Conte: appena ho preso coscienza di cosa avrebbe significato per la vita democratica, sociale, psicologica ed economica del Paese accettare il 'lockdown totalè voluto dai 5 Stelle e dal Pd su imbeccata 'internazionalè, ho pianto». «Sono stato assalito dalle lacrime - prosegue - per tutto quello che avrebbero dovuto subire soprattutto i più giovani, i miei figli, e per la drammatica 'rivoluzione dei palazzì in atto, di cui - da storico - ero in grado di pre-vedere la parabola, compreso l'ingresso in guerra».
Milani, in merito al lockdown, parla di «regole più irrazionali spacciate per scienza e un'intera classe di esperti venduta alle esigenze del potere, come emerge adesso dall'inchiesta di Bergamo. Una scelta criminale e tuttora impunita per assecondare i 'social sentiments' del popolo più anziano d'Europa e scavallare, con questo atroce pretesto, i vincoli di bilancio voluti dalla Ue, ottenendo quei fondi di ristoro che oggi, col Pnrr, gli stessi criminali e la loro 'opposizione sistemicà neanche sono capaci di spendere. Da allora, il mio impegno civile è stato un crescendo. Mi sono dichiarato 'prigioniero politicò tre giorni dopo la dichiarazione di lockdown totale, confinato in casa com'ero, l'attività lavorativa devastata, i figli reclusi come sonnambuli, la gente impazzita di terrore e all'improvviso incattivita, feroce, divisa su tutto e incapace di affrontare il senso della vita e della morte. Penso che nel 2020 abbiamo toccato il fondo della nostra civiltà».
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