Galeazzi morto, Mara Venier: «Quel nostro legame così simile all'amore»

La conduttrice in lacrime: racconti, aneddoti e Domenica In

Galeazzi morto, Mara Venier: «Quel nostro legame così simile all'amore»
Galeazzi morto, Mara Venier: «Quel nostro legame così simile all'amore»
di Ilaria Ravarino
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Sabato 13 Novembre 2021, 06:19 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 05:57

La notizia le è arrivata mentre era dal parrucchiere: «Sono scattata in piedi e sono uscita dal negozio con i capelli bagnati. Sapevo che stava male, non ci potevo credere». Accanto a Galeazzi - da lei ribattezzato Bisteccone - nella gloriosa stagione delle Domenica In anni Novanta, Mara Venier ieri riusciva a malapena a parlare, scossa dai singhiozzi per la scomparsa, prima che di un collega, «di un vero amico. Da 25 anni. Scusi, sono disperata».
Come sta?
«Distrutta. Io e Giampiero avevamo un legame molto forte, simile all'amore. Non c'è mai stato niente, ma la sensazione era quella: io potevo contare su di lui, lui su di me. Sempre».

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Continuavate a sentirvi?
«Continuavano ad avere voglia di lavorare insieme. Poco tempo fa mi aveva proposto di scrivere un libro insieme, era pieno di idee. Mi mandava anche messaggi di notte. Io una volta gliel'ho detto: Bisteccò, così mi spaventi».
Come vi siete conosciuti?
«No, questo non ce la faccio, scusi (piange, ndr)».
Se la ricorda l'ultima volta in tv insieme?
«È venuto da me due volte, di recente. E già non stava bene: gli autori erano andati personalmente a prenderlo a casa. Erano tutti molto amorevoli con lui. Era un uomo dolce, buono, non l'ho mai sentito parlare male di qualcuno».
Mai un momento d'ombra?
«Mai.

Nemmeno quando fu criticato dalle testate sportive perché faceva gli sketch con me a Domenica In. Non si arrabbiò con loro, ma a me disse che non voleva più farli. Disse che lo sketch della valigia, quello in cui mi buttava sul letto, lo stava sputtanando. Io gli risposi: Ma non lo vedi che è tutta invidia?».

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E come finì?
«Che il direttore di rete lo chiamò e gli disse la stessa cosa: Lo sai quanta gente vorrebbe essere al posto tuo?. E lui rimase. Insieme, in quel programma, eravamo uniti e fortissimi come una famiglia: Bisteccone, Giucas, Mara, Masciarelli e Roncato. Un gruppo di matti».
Diceva: Mara mi ha cambiato la vita. Vero?
«Sì, ma diceva pure che gliel'avevo rovinata. L'ho fatto ingrassare: quando veniva a cena da me mica gli facevo il petto di pollo».
Che gli cucinava?
«Andavo sul pesante: carbonara, amatriciana. Me le ultime volte quel rituale non poteva più continuare».
Un ricordo privato di Bisteccone?
«Lo voglio ricordare quando facevamo le prove di Domenica In il sabato mattina. Al momento di provare, lui spariva. Era sempre in mensa. E io gli facevo certi cazziatoni, l'ho rimproverato moltissimo. (si interrompe, non riesce a continuare, ndr)».
Lo ricorderà in trasmissione, a Domenica In?
«Tutta la prima parte sarà dedicata a lui. Non so come farò, sono frastornata. La gente mi sta mandando centinaia di messaggi di condoglianze. È un'ondata di affetto potente ma dolorosa».
Con la famiglia è in contatto?
«No, sono sempre stata solo amica sua. Giampiero era un solitario e la moglie molto riservata. Appariva poco, non veniva mai in trasmissione. Ho l'impressione che l'abbia anche rimproverato per gli sketch che faceva con me. Ma Giampiero è sempre stato un pezzo importante della mia vita. E come tutti i grandi amori, voglio pensare che ci sarà sempre».

 

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