Fedez e il tumore al pancreas, parla il chirurgo che lo ha operato: «Scoperto in tempo, ci sono alte probabilità di guarigione»

Massimo Falconi, primario del San Raffaele: "I tassi di sopravvivenza a queste neoplasie nel nostro paese sono alti, oltre il 60%"

Fedez, il chirurgo che lo ha operato: «Alte probabilità di guarigione»
Fedez, il chirurgo che lo ha operato: «Alte probabilità di guarigione»
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Venerdì 25 Marzo 2022, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 10:28

Nel caso di tumore neuroendocrino al pancreas «Se scoperto in tempo ed è localizzato, la chirurgia radicale porta ad alte percentuali di guarigione». Lasciano ben sperare le parole di Massimo Falconi, direttore del Centro del Pancreas dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, che con la sua équipe ha operato il rapper Fedez.

 

Cosa sono i NET, tumori neuroendocrini "rari e silenziosi"

Il medico spiega che i Nets (dall'inglese Neuro-Endocrine Tumors) sono tumori rari, e sono quasi sempre silenziosi.

Solo nel 20% dei casi danno sintomi, legati all'iperproduzione di ormoni. I Nets «Sono un gruppo di neoplasie molto diverse fra loro, alcune aggressive altre 'indolentì, ovvero che evolvono lentamente. Ma se scoperto in tempo ed e localizzato, la chirurgia radicale porta ad alte percentuali di guarigione» spiega l'esperto. 

«Parliamo di tumori che hanno origine dal sistema neuroendocrino, costituito da cellule con caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, quelle che producono gli ormoni,
sia di quelle nervose. Queste cellule sono presenti in tutto l'organismo, quindi i Nets possono colpire organi differenti quali pancreas (come nel caso di Fedez, ndr), intestino, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali».

 

La pericolosità varia in base al tipo di tumore

Sulla pericolosità di queste patologie è molto difficile dare una risposta univoca, in quanto ci sono decine di sottotipi diversi di tumori neuroendocrini. «In base all'aspetto delle cellule neoplastiche, i Nets si possono suddividere in 'ben differenziati, che crescono in genere lentamente e sono meno aggressivi (ma comunque potenzialmente maligni, possono dare metastasi anche dopo molti anni)» spiega l'esperto «e scarsamente differenziatì, che si sviluppano più velocemente e hanno  maggiori probabilità di essere metastatici fin dall'inizio». 

La chirurgia porta alla guarigione in alte percentuali 

Il chirurgo che ha operato Fedez appare ottimista sul post operatorio: «Se il tumore viene scoperto agli inizi ed è localizzato, la chirurgia radicale, ovvero l'eliminazione di tutta la massa neoplastica, può portare á guarigione alte percentuali di pazienti. Spesso l'intervento chirurgico è complesso: punta ad asportare completamente la malattia, preservando il più possibile la funzione dell'organo» ricorda Falconi.

Se la rimozione del tumore è parziale o se la scoperta è tardiva e ci sono già metastasi o nel caso di recidive oggi sono comunque disponibili diversi farmaci: «Dalla chemioterapia (efficace solo in alcune forme) agli analoghi della somatostatina,  farmaci a bersaglio fino alle strategie locoregionali (come l'embolizza.zione o la termoablazione epatica) - sottolinea il chirurgo - Recentemente poi è stata approvata anche in Italia la nuova terapia radiorecettoriale, in grado di veicolare un'energia 'distruttivà mirata in modo
specifico sulle cellule cancerose».
 

Sopravvivenza oltre il 60% a 5 anni dalla diagnosi

I tassi di sopravvivenza a queste neoplasie nel nostro paese sono alti, oltre il 60% «Negli ultimi anni, con le nuove terapie abbiamo fatto,passi in avanti significativi. E però determinate essere curati in centri di riferimento, dove operano gruppi multidisciplinari di esperti, perché servono le competenze di diversi specialisti».

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