Carla Fracci è morta di tumore a 84 anni, addio alla Prima ballerina assoluta

Carla Fracci è morta di tumore a 84 anni, addio alla Prima ballerina assoluta
Carla Fracci è morta di tumore a 84 anni, addio alla Prima ballerina assoluta
di Simona Antonucci
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Giovedì 27 Maggio 2021, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 00:22

Carla Fracci, una delle più grandi ballerine del Novecento, è morta. La Giselle, La Sylphide, la Giulietta che tutti ricordano è volata via, con la leggerezza e la discrezione che hanno sempre accompagnato la sua vita e la sua immensa carriera. A 84 anni l’artista che il New York Times definì Prima ballerina assoluta, ha smesso di lottare contro un tumore più forte di lei.

Per lei i critici hanno evocato paragoni con le più grandi dive del secolo, per interpretazioni come Romeo e Giulietta di Prokoviev o la Lizzie di Fall River Legend che hanno lasciato il segno nel mondo della danza.

Lei è stata anche la sola ballerina al mondo a cui sia stato concesso danzare il ruolo di Giulietta all’Old Vic di Londra, tempio degli spettacoli scespiriani. È stata definita La Duse della Danza, La Sarah Bernhardt fra le danzatrici di oggi.

Ciò che da sempre ha contraddistinto Carla Fracci, sia come étoile che come persona, è stata la discrezione che ha caratterizzato il suo rapporto con il pubblico, che l’ha sempre amata e ricambiata rispettandone la scelta di riservatezza.

Ha danzato accanto ai più grandi, Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Roberto Bolle, Carla Fracci si è però sempre tenuta ben lontana dalla spettacolarizzazione e dal sensazionalismo dello star system, a dimostrazione di un talento superiore che, per manifestarsi in tutta la sua grandezza, aveva bisogno soltanto del palcoscenico. E i palcoscenici del mondo, lei, di semplici origini, la mamma era operaia e il papà tranviere, li ha conquistati tutti.

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Montale

A lei si sono ispirati negli anni numerosi artisti e poeti, quale icona universale di leggiadria, eleganza e perfezione. Tra questi Eugenio Montale che, durante l’attesa per la nascita del figlio Francesco, le dedicò un capolavoro, la poesia: La danzatrice stanca.

Vera Volkova

La Fracci è nata a Milano il 20 agosto del 1936, ha studiato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova dove si è diplomata nel 1954 ed è divenuta prima ballerina del Piermarini nel 1958. La sua ultima apparizione è stata proprio alla Scala due mesi fa dove ha tenuto una masterclass su “Giselle”. Ma lungo e significativo è stato il suo rapporto con la Capitale, dove dal 2000 al 2010 è stata direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. 

Il padre bigliettaio

Di umili origini, suo padre Luigi Fracci era alpino sergente maggiore in Russia e sua madre Rocca Santina era operaia alla Innocenti di Milano. Con l’inizio della guerra Carla e la sua famiglia sfollarono presso la campagna di Volongo dalla nonna materna Argelide. Lì Carla vive un’infanzia felice circondata dalla natura, in cui si sentiva a suo agio trascorrendo le giornate in campagna e in compagnia dei cugini.

Circolo ricreativo dell’azienda di trasporti

 

Con l’inizio della scuola elementare si trasferisce dalla zia a Ca’ Rigata di Gazoldo degli Ippoliti, per poi fare ritorno a Milano al termine della guerra, dove suo padre divenne impiegato dell’azienda tranviaria come bigliettaio. Ed è proprio al Circolo ricreativo dell’azienda di trasporti di suo padre che alcuni amici dei suoi genitori notarono in lei uno spiccato senso del ritmo e li convinsero a farla provare l’audizione al Teatro alla Scala. Supera l’esame perché interessati al “suo bel faccino”, ma i primi anni furono duri perché Carla sentiva nostalgia degli spazi aperti in quell’ambiente rigido a cui fu difficile abituarsi nonostante i continui rimproveri della maestra, che la considerava ricca di doti ma svogliata.

Margot Fonteyn

 

Fondamentale sarà l’incontro con Margot Fonteyn che permetterà a Carla di cogliere il senso di tutto quel lavoro, iniziando a sentire il teatro come “casa”. Accanto a Fracci, durante l’ascesa della sua carriera, il regista Beppe Menegatti, con cui è sposata dal 1964 e dal quale ha avuto un figlio, Francesco.

American Ballet Theatre

 

Tra la fine degli anni cinquanta e durante gli anni settanta danza con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è una ballerina ospite dell’American Ballet Theatre. La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Ha danzato con vari ballerini, tra i quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle.

Da Giselle danzata con Bruhn viene tratto un film nel 1969. Ha interpretato Medea, Concerto barocco, Les demoiselles de la nuit, Il gabbiano, Pelléas et Mélisande, Il fiore di pietra. Il marito e regista Beppe Menegatti si occupa della regia di quasi tutte le creazioni da lei interpretate. Dal 2000 al 2010 è stata direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. “Ora danza tra gli angeli”, scrivono i suoi amici sui social, in lutto per la scomparsa di uno dei personaggi più significativi della cultura italiana.

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