I paesi nordici: l'ultima frontiera del diritto

I paesi nordici: l'ultima frontiera del diritto
di Rosario TORNESELLO
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Giovedì 17 Settembre 2020, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 17:08
Passeremo dalle classifiche del Lonely Planet ai manuali di Diritto comparato per la sagacia con cui un pm di Lecce ha stigmatizzato il singolare zelo dei vigili urbani di Gallipoli, tipico delle amministrazioni comunali dei paesi nordici, votate a perseguire ogni minima forma di illegalità. La superficialità dell'affermazione appare evidente a quanti - tanti - abbiano un minimo di esperienza sullo Jonio: se fosse vero non sarebbe Gallipoli, e fin qui nulla da dire; talché sorprende lo zelo dei vigili urbani, e passi, ma ancor di più lo sgomento dell'uomo di legge di fronte al rispetto della legge.

Ammoniva Sir Francis Bacon: I giudici devono essere leoni, ma leoni sotto il trono. Lo scriveva quattro secoli fa. L'avvento di computer e social - per non dire della risonanza mediatica - era di là da venire. L'avesse sospettato, il filosofo avrebbe chiosato a futura memoria: Leoni, ma non da tastiera. E pur tuttavia leoni. Altrimenti, cambiando orizzonte, ma restando dal lato magistratura, rischia di ripetersi quanto accaduto martedì davanti a un giudice del lavoro di Lecce. Il quale mancando i divisori in plexiglas in aula non ha trovato nient'altro di meglio da fare se non rinviare l'udienza a data da destinarsi. Il diritto creativo in crisi di inventiva. Sotto questo profilo, molto meglio la scuola: pur senza i banchi promessi, gli insegnanti annunciati e gli ampi spazi vaticinati, parte comunque, costi quel che costi.

Mutatis mutandis (espressione meno greve di quel che potrebbe apparire), anche la magistratura a volte dimostra zelo degno della Scandinavia. Sicché se è vero che si è sempre a sud di qualcuno, è pur vero che talvolta si è a nord di qualcosa.
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