Turismo, il tempo delle scelte per il Salento

di Mauro BUSCICCHIO*
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Domenica 25 Febbraio 2018, 20:54
Mentre l’attenzione di questi giorni, mediatica e non, è tutta rivolta alle attività politiche e amministrative, in vista della risoluzione dei nodi che riguardano il futuro di ognuno di noi, si è svolta a Lecce la Btm, Borsa del Turismo e Management, che ha portato alla ribalta, quasi solo per gli addetti ai lavori, la voglia e le potenzialità, della Puglia e del Salento, nell’ambito di un segmento economico, il turismo. Unico segmento da molti anni a colorare con il segno positivo i conti di tante aziende e di tante amministrazioni. Gli sforzi degli organizzatori della rassegna hanno coinvolto non solo aziende locali, ma anche operatori e tecnici forestieri, attratti dalle opportunità che il Salento continua ad offrire in questo comparto, e dal dinamismo che gli imprenditori, vecchi e nuovi, dimostrano nel predisporre offerte sempre più appetibili per i vari segmenti da cui è composta la domanda turistica.

In quest’ultima attività, quella della predisposizione di strutture e attività, la Banca Popolare Pugliese, che ha sostenuto convintamente la Btm, sta recitando un ruolo da protagonista, affiancando imprese ed operatori nella predisposizione e nella erogazione dei finanziamenti attraverso i quali accedere ai bandi che la Regione Puglia e l’Unione Europea mettono a disposizione per la realizzazione di nuove strutture ricettive, per l’ammodernamento di quelle realizzate ormai da alcuni anni, e per tutte quelle operazioni che si inquadrano nel rilancio di un’offerta turistica qualificata sui mercati nazionali e internazionali, sui quali ormai è fondamentale l’utilizzo delle tecnologie e dei social network.

La Banca Popolare Pugliese continua così ad essere la prima in Puglia nei finanziamenti del settore turistico con 2142 imprese affidate, per 142 milioni di volumi di impiego, su 8524 imprese censite che danno lavoro a 62.000 dipendenti. E’ un comparto nel quale la BPP ha investito molto, anche nella formazione del proprio personale a disposizione di questo settore strategico anche per il futuro economico-sociale della regione e di tutto il Mezzogiorno.

In questo panorama positivo, però si intravedono alcune criticità che potrebbero minare il futuro di questo settore, soprattutto nel Salento. Le incertezze che si manifestano in alcune delle località più importanti di Terra d’Otranto, sulle scelte da fare per il futuro, sui segmenti turistici da promuovere, sulle decisioni da prendere per la valorizzazione di tanti aspetti ancora poco noti delle nostre contrade, potrebbero essere esiziali, soprattutto in considerazione che il Salento deve poter passare da “destinazione di moda”, a terra da scoprire stabilmente, e dove poter trovare caratteristiche ed esperienze irripetibili. Le mode passano, mentre questa terra ha bisogno di trovare certezze che si possano tradurre in profitto per chi investe e in ricadute economiche , in termini di posti di lavoro, nei settori complementari alle attività di accoglienza, che sono veramente tanti, e possono assorbire molta dell’ansia di lavoro che si manifesta nelle nuove generazioni.

Le dispute a cui stiamo assistendo, sul piano normativo, in questi ultimi tempi, ormai a ridosso della stagione turistica, non aiutano certo il turismo pugliese.

E’ il momento, invece, delle scelte definitive perché l’agone nel quale concorriamo, in tutto il Mediterraneo, è fatto di società e Paesi nei quali, anche solo copiando le cose migliori di un settore completamente globalizzato, si stanno attrezzando strutture e infrastrutture che puntano sulla stessa clientela sulla quale punta il Salento e la Puglia. E non sempre gli eventi luttuosi in campo internazionale possono convogliare verso le nostre contrade moltitudini di turisti, come è indubbiamente successo negli anni passati.

Per fortuna l’attenzione verso il comparto turistico, da parte della Regione e delle singole realtà territoriali, fondamentale per il futuro del comparto, viene sempre più rafforzata. Economicamente sono ancora a disposizione di operatori privati e amministrazioni pubbliche, finanziamenti e agevolazioni che servono ad aiutare chi vuole investire nel turismo. Ma bisogna farlo con una prospettiva univoca e certa, per evitare che gli sforzi economici, dei privati e degli Enti, producano solo strutture o uffici che si fatica poi a riempire di ospiti e personale specializzato.

*Direttore Generale Banca Popolare Pugliese



 
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