Il destino della statale 275: pieni poteri al commissario o sarà tutto inutile

di Rocco PALESE
4 Minuti di Lettura
Sabato 9 Ottobre 2021, 05:00

Erano anni che invocavamo la nomina di un commissario per la realizzazione del raddoppio della statale 275 Maglie – Leuca, sostenendo che solo un Commissario straordinario con poteri straordinari (per intenderci quegli stessi poteri che il Governo ha conferito al commissario che ha ricostruito in un anno il ponte Morandi di Genova) avrebbe potuto far aprire i cantieri di un’opera interamente finanziata da oltre 17 anni. Un’opera inserita da altrettanti anni inserita dal Governo tra le opere strategiche di interesse nazionale, ripetutamente confermata e cofinanziata dalla Regione Puglia, invocata da migliaia di cittadini del Basso Salento, ma inesorabilmente bloccata come solo in Italia burocrazia e veti incrociati riescono a bloccare per quasi 20 anni la realizzazione di un’opera pubblica che tutti a parole dicono di volere. Ora il commissario è stato finalmente nominato, ma rischia di essere l’ennesima, inutile, beffa.

La nomina che lascia perplessi

In primo luogo ci chiediamo come sia potuto venire in mente al Governo di nominare commissario un rappresentante dell’Anas, posto che (con tutto il rispetto per l’Anas e per il dirigente nominato), uno dei tanti motivi per cui i cantieri sulla 275 non sono ancora aperti è proprio la gestione dell’appalto da parte di Anas, peraltro oggetto di inchieste giudiziarie e di serissime osservazioni dell’Anac; in secondo luogo non si capisce a cosa serva nominare un commissario solo per la realizzazione del primo lotto della strada e solo con poteri di fatto ordinari.

Non serve un semplice ‘coordinatore’ o l’ennesimo soggetto da far sedere al tavolo. Quello che serve è un ‘vero’ commissario con poteri straordinari e, soprattutto, sostitutivi rispetto a quelli degli Enti Locali e di tutti gli altri ‘attori’ di questa commedia, una figura super partes che decida finalmente, anche senza ascoltare più nessuno, attuando le scelte più volte ribadite dal Governo, dalla Regione dagli Enti Locali e dalla volontà popolare di realizzare la strada e, se serve, anche requisendo il tratto di strada oggetto dei lavori, definendolo di interesse militare o in qualunque altra fattispecie debba rientrare per poter aprire d’imperio e subito i cantieri non certo solo per il primo lotto ma per tutta l’opera. In questo caso, invece, leggiamo che comunque dovranno esserci pareri, autorizzazioni, conferenze di servizi e chi più ne ha più ne metta, solo per ipotizzare la realizzazione non dell’intera opera, ma solo della tratta da Maglie a Tricase. Ecco perché questo appare come un commissariamento–beffa, l’ennesima cialtronata in danno di una popolazione che se non protesta più per la mancata apertura dei cantieri, non è certo per disinteresse, ma per disillusione: questo territorio è emarginato ed è rappresentato poco e male a tutti i livelli istituzionali e politici…e anche i Sindaci hanno le loro colpe.

I necessari poteri straordinari

In Italia, in Puglia, in Salento, sono tante le opere pubbliche rallentate o bloccate dalla burocrazia, ma nessuna come questa. Perché altre strade, anche in Salento, sono state realizzate e questa no? Perché i Sindaci non hanno mai fatto barricate a Bari o a Roma pretendendo l’apertura dei cantieri? Dopo questa ennesima beffa di un commissariamento che si rivelerà purtroppo inutile, ribadiamo ancora una volta che i Sindaci dei Comun interessati dovrebbero pretendere da Regione e Governo una decisione chiara e definitiva: o si danno al commissario poteri straordinari per la realizzazione dell’intera opera, oppure si decida di raddoppiare la 275 fino a Tricase, di mettere in sicurezza il restante tracciato e di raddoppiare la statale 274 Gallipoli–Leuca.

Il silenzio del nostro popolo deriva solo dall’aver ormai perso ogni speranza ed ogni fiducia nella politica e nelle Istituzioni. Perché tra promesse, parole, quintali di carte bollate e migliaia di ostacoli burocratici, quella strada continua ad uccidere, quasi settimanalmente; continua ad inquinare (a causa delle decine di semafori sul percorso che attraversa i centri urbani); continua ad isolare il Basso Salento perché per raggiungere Maglie da Leuca a volte ci vuole oltre un’ora.

Rivolgiamo un accorato appello alla Regione e ai Sindaci: chiedano al Governo di modificare il Decreto, affidando al Commissario poteri straordinari per l’intero tracciato della strada. Altrimenti parliamo solo dell’ennesima beffa!
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA