Caso Suarez, tutto nasce dal Consolato «Scegliete la Stranieri a Perugia, è migliore»

Caso Suarez, tutto nasce dal Consolato «Scegliete la Stranieri a Perugia, è migliore»
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Giovedì 29 Aprile 2021, 05:01
L'INCHIESTA
L'idea di far fare a Luis Suarez l'esame di italiano all'Università per stranieri è partita dal Consolato di Barcellona. Lo ha rivelato ai magistrati che si occupano dell'inchiesta che ha coinvolto professori e vertici dell'ateneo (oltre all'avvocato del club Maria Turco) l'allora segretario generale della Juventus Maurizio Lombardo. Che si è presentato due volte davanti al procuratore capo Raffaele Cantone e ai sostituti Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti per raccontato tutti i passaggi relativi alla trattativa per l'ingaggio bianconero del bomber, a cui però serviva la certificazione di lingua italiana per ottenere la cittadinanza.
«Il Consolato ha raccontato Lombardo mi aveva specificato che tra le due Università (l'altra era Siena, ndr) quella di Perugia aveva più esperienza ed era più qualificata con gli stranieri () Considerata l'inopportunità di chiamare direttamente gli uffici dell'ateneo per evitare di rappresentare notizie riservate che avrebbero potuto danneggiare anche la società se fossero state gestite male, chiedo a Cherubini (Federico, il football manager, ndr) che è di Foligno se conosceva qualcuno dell'università. Lui mi dice che conosce il rettore Oliviero e lo chiama per anticipare la mia chiamata».
Il resto è storia nota: Oliviero contatta la Stranieri, con l'ex dg Simone Olivieri che si organizzerà con l'avvocato Turco. Sono i primi dello scorso settembre e negli stessi giorni Lombardo predispone la griglia di contratto da sei milioni di euro annui per Suarez da sottoporre all'avvocato del bomber e al presidente Andrea Agnelli. Che però, ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti a gennaio, racconterà di essere stato informato «casualmente» della vicenda, gestita direttamente da Paratici. Come di aver saputo durante un pranzo dal vice Pavel Nedved dell'sms di Suarez che si proponeva per andare alla Juve e addirittura del suo esame solo «dai giornali». Intanto l'inchiesta della procura, che ha coordinato le indagini della guardia di finanza, è arrivata la scorsa settimana alla prima svolta: indagini chiuse per falso e rivelazione di segreti di ufficio nei confronti degli ex vertici dell'ateneo Giuliana Grego Bolli e Olivieri, della professoressa che preparò l'esame e secondo le accuse inviò le tracce e anche per Turco. Per loro, assistiti dagli avvocati David Brunelli, Francesco Falcinelli e Franco Coppi, si è ora in attesa della probabile richiesta di rinvio a giudizio. Le posizioni dello stesso Paratici e dell'altro legale bianconero Luigi Chiappero (accusati di false dichiarazioni al pm) invece sono state al momento sospese in attesa della definizione del procedimento principale. Ma per adesso il possesso palla è della procura.
Egle Priolo
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