La campagna accelera: 24mila dosi in consegna Boom di volontari

La campagna accelera: 24mila dosi in consegna Boom di volontari
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Domenica 28 Marzo 2021, 05:06
L'INTERVISTA
TREVISO La campagna vaccinale non subirà stop, anzi. Il direttore generale dell'Ulss 2 Francesco Benazzi è determinato a farla entrare a regime, arrivando a vaccinare 9mila persone al giorno. Essenziale è però avere in magazzino dosi sufficienti. Fino a venerdì sera, stando ai numeri, con le somministrazioni di domani, lunedì, le scorte sarebbero state azzerate. E invece si apre un altro scenario.
Direttore Benazzi, quale è la situazione sul fronte della disponibilità di vaccini?
«Stanno arrivano nuove scorte, per cui non ci saranno problemi, continueremo a vaccinare. Ci stiamo anzi organizzando per evitare che si creino disagi, dei quali ci scusiamo: l'utilizzo dell'sms per convocare i cittadini ci ha portato ad avere delle defezioni, a breve entrerà in funzione il nuovo portale regionale, grazie al quale avremo più certezze e meno disservizi». Quante dosi è previsto che arrivino?
«È prevista una consegna di vaccini, sia di Astrazeneca che di Pfizer, in quantità molto robuste: dalle 5 alle 6mila dosi del primo e ben 18mila del secondo. Questo ci dà la tranquillità per pianificare la campagna vaccinale a lungo termine. Quando partirà il portale regionale, ci si potrà programmare per tempo. Elimineremo l'ansia da vaccino, con la gente che si chiede legittimamente: quando tocca a me?
«Con le slot, caselle a lungo termine, uno si prenoterà e saprà che quel giorno e a quell'ora sarà vaccinato».
Come aiuterete chi non è pratico di internet?
«Abbiamo cercato di creare un'interazione tra noi, i sindaci e le organizzazioni sindacali che rappresentano gli anziani: una rete a maglia stretta per aiutare chi ne avrà bisogno. Poi, da aprile, si aggiungeranno le farmacie, e questa è una cosa straordinaria, ci aiuterà ad agevolare le prenotazioni, dal momento che sono capillari. E poi stiamo attrezzando il nostro call-center, a cui potrà accedere, come ultima soluzione, chi proprio non riesce a prenotarsi via web».
Sul fronte tecnologico potrebbero darvi una mano anche i volontari invitati a farsi avanti dal presidente Zaia?
«Certamente. Qui a Treviso abbiamo ricevuto in segreteria 45 adesioni in 24 ore. E' un risultato straordinario. Pensavamo di utilizzarli in due filoni: i giovani, magari realizzando dei giubbini che li identifichino come volontari dell'Ulss 2, ci potrebbero aiutare ad affrontare la seconda dose da somministrare agli anziani, che avverrà in un periodo caldo, tra maggio e giugno. Potranno accompagnare i pensionati, dar loro una bottiglietta di acqua fresca per ristorarsi, aiutando così nel proprio compito la protezione civile. E poi, a livello tecnologico, darci una mano nella registrazione dei dati della persona che si va a vaccinare».
Qual è la situazione sul fronte della vaccinazione dei soggetti fragili?
«Da lunedì chiameremo, per iniziare da martedì, i soggetti diabetici: li contatteremo inizialmente al telefono. Andremo così ad affrontare questa categoria estremamente numerosa, si tratta di 18mila persone, così da mettere in sicurezza chi presenta questa fragilità. Poi continueremo con le malattie rare e altro ancora. Di certo, con l'entrata in funzione del portale di prenotazione, andrà molto meglio».
Cosa pensa del decreto che il Governo sta predisponendo in tema di sanitari no vax?
«È una cosa buona e giusta, noi direttori generali altrimenti rimaniamo in un limbo. È nostra responsabilità che la persona non contragga il covid, altrimenti si rischia di risponderne penalmente; dall'altra, non vanno contagiate le altre persone. Chi non vuole vaccinarsi non dovrà più lavorare nel sistema sanitario nazionale: è una scelta di vita, ma va bene così».
Lina Paronetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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