Crisanti e Rigoli, nuove stoccate slitta ancora l'incontro chiarificatore

Crisanti e Rigoli, nuove stoccate slitta ancora l'incontro chiarificatore
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Sabato 4 Luglio 2020, 05:04
LA QUERELLE
TREVISO Non c'è stato alcun incontro chiarificatore tra i due uomini dei tamponi del Veneto. Roberto Rigoli, direttore della Microbiologia di Treviso, oltre che coordinatore di tutti e 14 i centri della regione, aveva invitato Andrea Crisanti al Ca' Foncello per condividere i dati raccolti sulla riduzione dei problemi di salute legati al contagio da coronavirus. Cioè quelli che l'avevano spinto a firmare un documento, assieme ad altri nove specialisti italiani, compresi Alberto Zangrillo e il trevigiano Giorgio Palù, sulla marcata riduzione dei casi di Covid-19 con sintomatologia. Dopo una prima risposta affermativa, però, Crisanti, direttore dell'unità di Microbiologia e virologia dell'azienda ospedaliera di Padova, non si è più fatto sentire. E ad oggi i due non si sono ancora incrociati.
A questo punto non è affatto scontato che ci sia un confronto diretto. Anzi, in seguito alla stretta annunciata ieri dal governatore Luca Zaia, alla luce dei nuovi contagi registrati nelle ultime ore, Crisanti ha riservato una stoccata, pur indiretta, anche allo stesso Rigoli. «Zaia si avvale in questo momento di due esperti: uno che coordina tutti i laboratori di Microbiologia del Veneto e l'altro che è il suo virologo di fiducia ha detto riferendosi a Rigoli e Palù entrambi hanno firmato la lettera di Zangrillo che dice che il virus non ci sta più. E ora improvvisamente lo riscopre»?
Negli ultimi giorni Rigoli ha continuato a ripetere che le porte del suo centro restano sempre aperte. Ma ora la pazienza sembra scricchiolare. «Non ho mai detto che il coronavirus non circola più. Ho detto che le Terapie intensive e gli ospedali in genere sono andati svuotandosi. Ci sono pazienti con più di 90 anni che sono positivi ma che non sviluppano più alcuna patologia. Fino a qualche mese fa, invece, entravano direttamente in Rianimazione mette in chiaro il direttore della Microbiologia di Treviso ci sono domande alle quali dobbiamo ancora trovare risposte. Come mai, ad esempio, la persona che è tornata dai Balcani sta male mentre le altre che si sono infettate qui nell'ultimo periodo non hanno sviluppato patologie? Dovremmo lavorare tutti assieme per dare risposte a questi quesiti. E nel frattempo bisogna continuare a rispettare tutte le misure di prevenzione».
«La nostra posizione è sempre stata questa. Chi sostiene che non è così fa della strumentalizzazione conclude Rigoli nessuno può chiedermi di non dire la verità. Se gli ospedali si svuotano, dico che gli ospedali si svuotano. E viceversa, se ci sono evidenze di segno opposto. Non si può pensare di modulare i messaggi supponendo che i cittadini non siano in grado di capire».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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