Nancy Brilli risponde su Leggo: «I binari dritti dell'educazione»

Nancy Brilli
Nancy Brilli
di Nancy Brilli
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Martedì 27 Ottobre 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 14:57

Maurizio ha un figlio diciottenne. Mi scrive una lettera molto retorica, piena di equazioni irrealizzabili: se faccio così, lui deve fare cosà, se gli dico questo, deve fare quello Non funziona in questo modo, credo. Tu vuoi fare l'educatore in odore di santità, e quello si tappa le orecchie dal petulante che sei. Io me lo ricordo, da piccola, il borbottio continuo di mia nonna, un ribollire di no, di non si fa, di non ti far toccare il corpo (beh, in quanto a questo magari erano altri tempi). Era asfissiante, ossessionante. Mi veniva solo voglia di scappare da casa. Non sono gli spiegoni a farci stare dritti, in questo mondo. Si governa con l'esempio. Altrimenti è dittatura. È oppressione disciplinare e imbecille. Credo che se tu gli fai toccare la tua onestà, e gli mostri che è fatta di passione, soddisfazione, rispetto, potrebbe anche decidere di seguirti. Tu sei credibile? Sei testimone attendibile di quanto sostieni? Vuoi davvero il suo bene? Il suo, non il tuo? Perché se non è così la vedo dura. E poi serve anche qualche buona regola, verificabile.
Se i binari sono dritti, vedrai il treno come corre.
(brillisevuoi@leggo.it)

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