Lorena Loiacono
Cataste di spazzatura lasciata a terra, intorno ai cassonetti,

Lorena Loiacono Cataste di spazzatura lasciata a terra, intorno ai cassonetti,
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Mercoledì 6 Novembre 2019, 05:01
Lorena Loiacono
Cataste di spazzatura lasciata a terra, intorno ai cassonetti, fino a farle diventare minidiscariche sparse in tutta Roma, ovviamente abusive, all'aria aperta. Scene indegne della Capitale e ora infatti i disservizi di Ama finiscono dritti in Procura, insieme ai vertici dell'azienda. Questo accade a Roma e su questo infatti sono dovuti intervenire anche i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico e con un'accusa precisa: stoccaggio illecito di rifiuti.
L'indagine dei militari è iniziata dopo i pesanti disagi vissuti a Roma nel mese di giugno scorso quando i rifiuti restavano per settimane in strada, senza essere raccolti, e con il caldo si rischiava una concreta allerta sanitaria. Sul caso intervenne anche l'Ordine dei medici di Roma che sottolineò quanto fossero pericolosi quegli accumuli di spazzatura in prossimità di scuole, ospedali, luoghi pubblici, e l'Associazione nazionale dei presidi preoccupata, appunto, delle condizioni sanitarie dei plessi: in un coro unanime, lanciarono l'allarme chiedendo di pulire almeno le strade intorno alle scuole, a tutela delle fasce più deboli, dove l'aria diventava irrespirabile di giorno in giorno. Di fronte a quel degrado, quindi, i carabinieri hanno avviato un'attenta attività investigativa in vari i municipi, per capire come mai la spazzatura non veniva raccolta: i cittadini infatti si ritrovavano ad ammassare i rifiuti, in maniera continuativa e sistematica, proprio nelle aree dedicate al conferimento da parte. Piccole discariche, abusive, intorno ai secchioni e sotto le finestre delle abitazioni.
Le indagini hanno permesso di accertare la commissione del reato, previsto dal Testo Unico Ambientale, di «stoccaggio non autorizzato di rifiuti, all'interno ed in prossimità dei cassonetti stradali, conseguenti all'inadeguata attività di raccolta ed avvio a recupero/smaltimento degli stessi rifiuti, ivi conferiti dai cittadini, in disapplicazione delle clausole sottoscritte nel nuovo contratto di Servizio tra Roma Capitale e Ama per la gestione dei rifiuti urbani e servizi di igiene urbana anni 2019/2021». La sporcizia di Roma, quindi, è un vero e proprio reato. I militari del Noe hanno infatti denunciato all'Autorità Giudiziaria i dirigenti di Ama in carica all'epoca dei fatti, individuandoli come responsabili per l'attività di raccolta dei rifiuti nel territorio della Capitale.
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