Linate, giallo nel multipiano: cadavere con mani e piedi legati da filo di ferro

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Lunedì 21 Ottobre 2019, 05:01
Mario Fabbroni
Si chiamava Davide Baruffini e aveva 42 anni. È stato trovato morto ai piedi del parcheggio multipiano P2 dell'aeroporto di Linate, a Milano. Aveva una gamba rotta ma, soprattutto, le mani e i piedi legati con del filo di ferro. Solo l'autopsia potrà ovviamente fornire elementi più certi sulle cause e anche su quando è avvenuto il decesso del 42enne, ma si tratta di un autentico giallo su cui gli investigatori della Squadra mobile stanno tentando di fare luce.
Baruffini girava sempre lì, all'aeroporto cittadino del capoluogo lombardo, ma non aveva l'aspetto dimesso tipico dei clochard benché lo fosse. Con sè aveva sempre con un sassofono e infatti il personale dello scalo e chi lo conosceva lo soprannominava il sassofonista. Le indagini sono complicate anche perché lo scalo di Linate sta ancora terminando di rifarsi il look e resterà chiuso fino al prossimo 26 ottobre. I parcheggi sono deserti e anche le telecamere di sicurezza non funzionano in assenza di personale e clienti de monitorare. Non resta altro da fare che scavare nella vita della vittima, nella speranza di trovare elementi importanti che indirizzino le indagini verso la fedele ricostruzione di quanto accaduto. Per ora si può solo ipotizzare che il cosiddetto racket dei mendicanti, che gestisce le location dove i clochard possono chiedere l'elemosina, potrebbe anche figurare come movente.
Negli ultimi tempi infatti i clochard che si muovono in zona aeroporto sembra abbiano avuto problemi con chi gestisce il redditizio affare delle elemosina. Al momento non viene esclusa alcuna pista.
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