Il governo tassa WhatsApp, il Paese esplode

1 Minuto di Lettura
Lunedì 21 Ottobre 2019, 05:01
Quella che da quattro giorni occupa le piazze del Libano con sit-in e corti è la generazione WhatsApp. La rivolta nel Paese del Cedri - l'unico che era uscito indenne dai moti della Primavera Araba del 2015 - è scoppiata all'annuncio di una tassa proprio sull'uso del servizio di messaggistica, oltre che su altri servizi essenziali. E anche in questo caso la retromarcia del governo guidato da Saad Hariri non è più riuscita ad arginare la protesta. Che si fa più aggressiva di giorno in giorno, con i giovani nelle strade di tutte le città del Paese in una mobilitazione per una volta trasversale - che va oltre le tradizionali divisioni confessionali e le trincee idologiche - contro la corruzione del sistema politico e il carovita. Ci sono già i primi morti (due, sembra), centinaia di feriti e di arresti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA