Il green pass esteso divide l'Italia. Pezzi di politica e società civile contestano la misura decisa dal governo giovedì scorso e che entrerà in vigore il 6 agosto.
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LE PROTESTE Migliaia di cittadini, nell'ultimo week-end, si sono radunati nelle piazze di diverse città d'Italia per protestare contro il green pass. Dai paragoni con 1984 di Orwell all'auspicio di una nuova Norimberga, passando per gli accostamenti del green pass al nazismo (paragonando i non vaccinati agli ebrei), gli slogan sono gli stessi che da mesi ripetono i no-vax e i no-mask. Sul piano politico, invece, il leader leghista Salvini parla di «razzismo contro i giovani e le discoteche».
I DUBBI Accanto alle posizioni più oltranziste, ci sono quelle di chi esprime perplessità sull'applicazione del green pass. Sono in molti, soprattutto gli esercenti, a chiedersi se sarà effettivamente possibile controllare l'accesso nei locali al chiuso per chi ha il green pass. Ci sono poi tre nodi cruciali (trasporti, lavoro e scuola) che il governo non ha ancora affrontato e per cui sono previsti incontri in settimana.
IL COMMISSARIO A tal proposito si è espresso il commissario Francesco Paolo Figliuolo: «Per ovviare al problema, a breve sarà emanato un provvedimento per i tamponi a prezzo calmierato». Il generale ha poi aggiunto: «Entro la fine di luglio avremo vaccinato il 60% della popolazione, tutti gli over 80 sono stati messi in sicurezza e dobbiamo continuare su questa strada, siamo all'ultimo miglio. È importante vaccinare i giovani, sia per tutelare la popolazione più fragile, sia per ridurre la circolazione del virus».
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