Domenico Zurlo
La Fase 3 e la bella stagione tolgono il velo a questa estate

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Venerdì 5 Giugno 2020, 05:01
Domenico Zurlo
La Fase 3 e la bella stagione tolgono il velo a questa estate 2020 dal volto inedito, segnata dalla pandemia di coronavirus. L'Istituto superiore di Sanità, nel Rapporto sulle attività di balneazione redatto dagli esperti in collaborazione con il Ministero della Salute, ha elencato le regole sulle spiagge sicure, con tutte le raccomandazioni che toccherà seguire per ridurre al massimo i rischi di contagio da Covid-19.
Il report indica le regole ferree a cui clienti e gestori degli stabilimenti dovranno sottostare, anche per garantire la sicurezza e non vanificare il lockdown forzato degli ultimi mesi: norme di difficile praticabilità invece sulle spiagge libere, la cui responsabilità è affidata a sindaci ed enti locali. Questi ultimi saranno chiamati ad applicare ogni misura adeguata a limitare al massimo il rischio.
Si va dall'obbligo di prenotare (anche online) l'accesso ai lidi per fasce orarie per prevenire assembramenti, al controllo della temperatura all'entrata, con interdizione di accesso in caso superi i 37,5 gradi. Gli utenti dovranno essere registrati dai gestori per rintracciare eventuali contatti in caso di contagio, nel rispetto della privacy e con i dati che dovranno essere conservati fino ad un massimo di 14 giorni.
E ancora, devono esserci percorsi dedicati per gli spostamenti sulle spiagge, l'utilizzo di cartellonistica multilingue con tutte le regole per i fruitori, e la disposizione delle attrezzature per garantire il distanziamento tra le persone. I gestori dovranno poi garantire la pulizia giornaliera delle superfici e la sanificazione di sedie, lettini e servizi igienici: sarà limitato l'utilizzo di spogliatoi e cabine doccia, e i bagnanti dovranno essere sempre forniti degli ormai immancabili disinfettanti per l'igiene delle mani.
Restano valide per tutti, conclude il report, le indicazioni sul distanziamento di almeno un metro (in spiaggia ma anche in acqua), le misure di igiene personale, la pulizia frequente delle mani, starnutire e/o tossire in fazzoletti di carta o nel gomito e l'uso della mascherina (che andrà gettata nell'indifferenziato) quando è difficile mantenere le distanze. La stella polare resta comunque il buon senso dei singoli: è alla responsabilità individuale infatti che l'Iss fa appello, anche per i bambini la cui vigilanza è affidata ai genitori, a cui toccherà, una volta di più, il ruolo dello scrupoloso controllore.
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